Emergenza cavallette in Sardegna: può arrivare in altre regioni
La Sardegna, ormai da mesi, è invasa da cavallette che divorano i campi di Nuoro: l'emergenza potrebbe estendersi anche ad altre regioni d'Italia
Continua l’emergenza cavallette in Sardegna: un problema che, oltre a causare tanti problemi all’isola, potrebbe espandersi anche al resto d’Italia.
L’invasione di questi insetti ha proporzioni enorme: le stime parlano di miliardi di cavallette che da settimana stanno spazzando via oltre 30 mila ettari di campi coltivati nella provincia di Nuoro, mangiando in media tra le 200 e le 250 tonnellate di vegetali ogni giorno.
Perché l’emergenza cavallette può colpire altre Regioni d’Italia
Parlando del fenomeno, Ignazio Floris, docente di Agraria all’Università di Sassari, non ha escluso la possibilità che l’invasione di cavallette si estenda anche in altre Regioni del nostro Paese: “Il caldo e la siccità favoriscono tutti gli insetti – si legge su Repubblica.it – le infestazioni sono difficili da prevedere, ma non escluderei che altre regioni possano essere colpite in futuro”.
Floris ha spiegato, inoltre, che ogni femmina di Dociostaurus maroccanus, la stessa cavalletta che millenni piaga il Nordafrica, depone fino a cento uova al giorno. “L’infestazione può crescere da un anno all’altro anche del 100% – ha dichiarato il docente dell’Università di Sassari – raggiunge un picco massimo e dopo inizia a calare. Io credo che siamo arrivati al picco”.
L’ondata attuale, secondo gli esperti, è iniziata nel 2019 con un migliaio di ettari devastati dalle cavallette: in base alle previsioni, potrebbe continuare in Sardegna, con intensità calante, per altri tre o quattro anni. In totale l’invasione potrebbe interessare 50 mila ettari, un record assoluto per i tempi moderni.
Roberto Pantaleoni, entomologo del Cnr e dell’Università di Sassari, ha ricordato che nel 1946 ci fu un’ondata di cavallette spaventosa. In quel periodo c’era appena stata la guerra, i campi erano per la maggior parte abbandonati e grazie a ciò le cavallette trovarono le condizioni ideali per diffondersi. L’infestazione di quest’anno, invece, non è paragonabile a quella del primo dopoguerra, anche se è una delle più grandi degli ultimi decenni.
Emergenza cavallette: cause, danni e rimedi
Una delle causa principali dell’invasione di cavallette è il cambiamento climatico: grazie all’innalzamento globale delle temperature, le uova riescono a mantenersi anche durante l’inverno. Un altro fattore è dato dalla siccità: la pioggia danneggia uova e larve che in mancanza di precipitazioni, dunque, restano al sicuro.
I primi esemplari adulti con le ali di cavallette che stanno divorando il centro della Sardegna, sono stati avvistati verso la fine del mese di maggio: prima si sono manifestati in piccoli focolai, dopo in enormi sciami di centinaia di milioni di esemplari e in alcuni casi addirittura un miliardo. Le cavallette sono destinate a morire ad agosto, ma non prima di aver deposto altre uova.
Per sconfiggere e debellare le cavallette servirebbero gli insetticidi, ma bisogna tenere presenti che di fronte agli esemplari più grandi e capaci di viaggiare, anche la chimica perde la propria efficacia. Al tempo stesso, inoltre, c’è da tenere presente che nella zona di Nuoro è molto diffusa l’agricoltura biologica ed è vietato l’uso della deltametrina.
L’emergenza cavallette in Sardegna causa un danno enorme a tutta la filiera dell’agricoltura, già alle prese con tante difficoltà: non a caso sul tavolo della Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli è arrivata la richiesta dello stato di calamità. Al Ministro si chiedono anche delle misure ad hoc per contrastare questa piaga. In attesa di capire come evolverà la situazione nel centro della Sardegna, a Torino è scattato l’allarme per la cimice dell’Olmo: tanti cittadini hanno segnalato la presenza di questo insetto che sta praticamente invadendo il capoluogo piemontese.
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