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I riti di Pasqua più suggestivi su e giù per l'Italia

Passione e sangue: le tradizioni della settimana Santa in Italia, in bilico tra religione e folklore

riti di pasqua più suggestivi

I Vattienti di Nocera Terinese

La sera del Venerdì Santo e il Sabato Santo in questo piccolo centro calabrese in provincia di Catanzaro si svolge il rito dei Vattienti, vale a dire flagellanti. Un rito forte e impressionante, di ispirazione e sapore Medievale. Durante la processione della Madonna Addolorata, i Vattienti si autoflagellano a sangue con un disco di sughero ricoperto di schegge di vetro (il cardo) per espiare i peccati propri o di altri oppure per chiedere una grazia.

Con il sangue che fuoriesce dalle ferite i penitenti macchiano le mura attraversate dalla processione. A rappresentare la figura di Cristo durante il rito è l’ecce homo, di solito un ragazzino vestito con un panno rosso e una corona di spine, che trascina una croce.

L’Abballu de li diavuli a Prizzi

A Prizzi, in Sicilia, nel giorno di Pasqua gruppi di giovani vestiti di rosso e mascherati da demoni girano per il paese per catturare quante più anime possibile. Con i diavoli c’è anche la Morte, che armata di balestra, indica fra i passanti le vittime: i catturati sono “costretti” a pagare da bere a tutti i diavoli all’osteria più vicina, che simboleggia “l’inferno”.

I Pasquali di Bormio

Nella bella e famosa località dell’alta Valtellina va in scena la cerimonia dei “Pasquali”, che si rifà ad antichi riti pagani legati alla pastorizia e all’agricoltura di montagna. Durante la Pasqua era tradizione far benedire in chiesa un agnellino graziosamente adornato di nastri e fiori. Da qui è nata una competizione tra i cinque rioni in cui è divisa la città per condurre alla chiesa il proprio agnello con delle portantine (i Pasquali) nel modo più estroso possibile.

Lo scoppio del carro a Firenze

La celebre tradizione per la domenica di Pasqua risale a 350 anni fa ed è ispirata dalla reliquia delle schegge del Santo Sepolcro, conservate nella chiesa dei Santi Apostoli. Secondo la leggenda, i Crociati avevano distribuito al ritorno da Gerusalemme il sacro fuoco provocato da queste schegge. L’evento viene ancora oggi rievocato da una processione. Un carro viene trasportato da buoi bianchi dal Piazzale del Prato fino alla Chiesa dei Santissimi Apostoli e una colomba – in realtà un razzo dalle sembianze d’uccello – , incendia i fuochi d’artificio contenuti nel carro. Se lo scoppio risulta perfetto per Firenze si preannuncia un anno positivo.

La Scrocifissione a Oliena

In Sardegna i riti della Settimana Santa sono molto suggestivi. Il rito della crocifissione di Oliena (Nuoro) prevede che la statua del Cristo, tolta dalla croce il Venerdì, venga nascosta nel Duomo fino al Sabato Santo, giornata in cui se ne simula il ritrovamento. Durante questi giorni, la statua della Madonna viene portata in processione tra le varie chiese della città, in simbolica ricerca del figlio. Uomini e donne vanno alla ricerca del Cristo Risorto facendo tappa in tutte le chiese del paese tutti i giorni fino al Sabato quando la statua del cristo viene ritrovata.

La processione dei Misteri a Trapani

Un rito che si protrae per quasi 24 ore a partire dalle 14 del Venerdì Santo: considerata la più lunga manifestazione religiosa italiana e tra le più antiche. I Misteri sono venti raffigurazioni artistiche di legno, sughero e stoffa della Passione e Morte di Cristo: diciotto gruppi, più i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata. I Sacri gruppi dei Misteri percorrono le vie della città siciliana per tutta la notte, ogni gruppo è portato a spalla da non meno di dieci uomini, detti massari. I Misteri sono custoditi presso la settecentesca chiesa barocca delle Anime Sante del Purgatorio.

I Sacri Vasi a Mantova

A Pasqua si espongono i Sacri Vasi che secondo la leggenda contengono il sangue di Gesù. La reliquia venne portata a Mantova da Longino, il soldato che trafisse con una lancia il costato di Gesù Cristo. Dalla ferita uscirono sangue ed acqua che, cadendogli sul volto, gli fecero guarire gli occhi ammalati e lo fecero convertire alla fede cristiana. L’avvenimento viene rievocato con una celebrazione che cade la sera del Venerdì Santo: dopo l’ostensione dei vasi sull’altare della Basilica, questi vengono portati in processione nelle vie centrali della città.