I riti della Pasqua più belli e suggestivi d'Italia
Tra fede e folklore, i riti pasquali di questo 2018 tramandano antiche tradizioni che muovono migliaia di pellegrini da tutta Italia
Devozione, sentimento, riti sacri. Le celebrazioni della Settimana Santa sono cariche di suggestioni e richiamano nei luoghi più caratteristici del territorio italiano centinaia di turisti desiderosi di lasciarsi avvolgere da manifestazioni che lungo l’arco della penisola assumono caratteristiche uniche, peculiari ricolme di sacralità.
Rappresentazioni della Passione di Cristo, processioni che affondano radici nella notte dei tempi, flagellanti, passi del Vangelo che si amalgamano con rituali folkloristici: i riti della Pasqua in Italia assumono caratteristiche struggenti, piene di trasporto che rendono omaggio al periodo liturgico più importante del calendario cattolico.
La ricerca dei riti pasquali più belli della penisola parte da Mantova. Qui durante il giorno del venerdì santo vengono esposte i Sacri Vasi, ripieni, secondo la leggenda, del sangue di Gesù. Secondo la tradizione il sangue fu raccolto da Longino, il centurione romano che trafisse il costato di Gesù, e portato fino in Lombardia dal soldato romano redento. La sera del venerdì santo i preziosi vasi vengono portati in processione lungo le strade principali della città.
A Orte, in provincia di Viterbo, ogni anno sfila la processione più antica d’Italia. Si tratta della Processione del Cristo Morto, un rito che fin dal 1200 coinvolge tutto il borgo medievale nella rappresentazione dei momenti successivi alla morte di Gesù e all’accompagnamento verso la sepoltura. Durante l’antica manifestazione il silenzio quasi irreale che aleggia nell’antico borgo viene spezzato soltanto dal frastuono della catene con cui i membri delle Confraternite si muovono nelle stradine del paese, piegati dal peso delle croci. A completare il quadro suggestivo sono le Marie nerovestite, il gruppo di donne listate a lutto che innalzano canti di lode al Cristo, in attesa della Resurrezione.
A Forio, uno dei sei comuni dell’isola d’Ischia, si svolge, fin dal diciassettesimo secolo, la tradizionale Corsa dell’Angelo. Il rito rappresenta l’emozionante momento in cui la Madonna incontra Gesù risorto. I membri di quattro famiglie del paese isolano portano in spalla le statue della Madonna, di Gesù, san Giovanni e dell’angelo che vengono portate in spalla, di corsa, per rievocare uno dei momenti più emozionanti della Pasqua.
Il sangue vivo sgorga nelle strade di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, in una delle manifestazioni più cruenti d’Italia. Alcuni coraggiosi “vattienti” ad ogni stazione si percuotono i polpacci con degli oggetti acuminati. Il rito è uno dei più sentiti
A Taranto si svolge una delle processioni più lunghe di tutto il mondo. Testa coperta da cappuccio bianco e caratteristico cappello nero. Alla processione del Perdùne, come il nome dei pellegrini che si recavano a Roma in occasione del Giubileo, partecipano a piedi scalzi i più devoti dei tarantini. Camminano per le strade della città a partire dal giovedì santo, fino a notte fonda. La processione poi si trasforma e lascia spazio a quella dell’Addolorata i cui passi lenti vengono scanditi dal suono cupo della traccola, arnese molto rumoroso fatto di legno e ferro. I 4 chilometri del percorso vengono battuti con estrema lentezza per almeno 10 ore. Nel pomeriggio del venerdì santo parte la processione dei Misteri con le statue che ricordano gli ultimi momenti di vita di Gesù e che percorre le strade della città fino alle prime luci dell’alba di sabato.
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