I parchi in lizza per il premio Parco più bello d'Italia 2016
Ecco i parchi in lizza per il premio Parco più bello d'Italia 2016: sono giardini suggestivi e veramente incantevoli, dove spesso architettura e giardinaggio si uniscono
I parchi in lizza per il premio Parco più bello d’Italia 2016 sorgono su tutto il territorio italiano. Tra l’altro, il concorso si divide in una sezione per le strutture a gestione pubblica e una per quelle private.
Tra i parchi in lizza per il premio Parco più bello d’Italia 2016 riveste un’importanza davvero rilevante quello di Villa della Regina a Torino: sorge sulla parte centrale della collina del capoluogo piemontese e rappresenta il punto di inizio di una successione di ville e vigne molto caratteristiche.
Villa della Regina si raggiunge percorrendo la via omonima da Piazza Gran Madre di Dio e rappresenta un complesso molto elaborato in cui giardini e architettura si fondono per dare vita a una struttura equilibrata e capace sempre di sorprendere i visitatori.
Il sito era prima chiamato vigna del cardinale Maurizio di Savoia dal nome del suo proprietario, ma nei primi del ‘600 divenne un antipolo del Palazzo Ducale (poi Reale). Fin dall’inizio Villa della Regina si caratterizzò per un’architettura legata a una forte connotazione dei giardini circostanti.
Per esempio, gli edifici seguono l’asse del viale dei platani che segna la salita sia dal punto di vista spaziale che da quello funzionale. Si succedono, infatti, le fontane basse a rondò e le grotte, il piano di arrivo, la seconda doppia scala in curva su fontana, l’ingresso a portico e il salone passante al piano terra.
Nel Settecento furono ingranditi i giardini, il belvedere e il padiglione dei Solinghi e furono realizzati due collegamenti a ponte per mettere in comunicazione il giardino superiore dei fiori con il secondo piano della villa.
Questo secondo giardino è, purtroppo, oggi scomparso, ma il parco risulta ancora uno degli esempi più belli dell’arte del giardino all’italiana, grazie anche alle sculture, alle fontane e alle balaustre che lo abbelliscono. Infine vi sono nella corte bassa due giardini quadrati simmetrici, un belvedere balaustrato con statue, un teatro posteriore con fonte d’acqua e un percorso iniziatico lungo le grotte decorate con mosaici e conchiglie.
Sempre in Piemonte si trova un altro dei parchi in lizza per il premio di Parco più bello d’Italia 2016: si tratta dell’Oasi Zegna di Trivero, comune in provincia di Biella. Si tratta di un’area protetta estesa per 100 chilometri quadrati e che interessa le ultime tre valli del Biellese, cioè la Valle del Cervo, la Valle Sessera e la Valle Strona, chiamata anche Valle Mosso.
Nella prima il Cervo forma cascatelle suggestive e il territorio è coperto da una vegetazione lussureggiante, mentre la Val Sessera ospita antichi abitati nella parte inferiore; quella superiore è completamente disabitata e coperta di boschi e pascoli. Infine la Valle Strona è la culla dell’arte laniera nel Biellese.
Il percorso che ha portato alla realizzazione dell’Oasi Zegna nel 1993 avuto inizio negli anni ’30 a opera dell’imprenditore della lana Ermenegildo Zegna: questi promosse il rimboscamento della montagna triverese con rododendri, abeti e pini.
Sempre all’imprenditore si deve la realizzazione della Panoramica Zegna, strada che percorre l’oasi ed è attraversata da 28 itinerari escursionistici e pedonali di grande interesse.
Uno dei parchi del sud Italia in lizza per il premio Parco più bello d’Italia 2016 si trova in Sicilia, a Caltagirone, in provincia di Catania: questa città è caratterizzata da un area molto suggestiva intorno al convento di Santa Maria di Gesù, formata da ville e parchi sette-ottocenteschi.
Uno di questi è il giardino pubblico Vittorio Emanuele, creato nel 1846 alla grande villa di via giardino. Riprogettato nel 1850 su disegno del famoso architetto Giovanni Battista Basile, si caratterizza per ampi viali affiancati da vasi di terracotta istoriata di Bongiovanni Vaccaro.
Vi sono anche una fontana cinquecentesca di Camillo Camilliani e balaustre in terracotta in stile floreale realizzate nella bottega di Enrico Vella. Infine nel piazzale del parco sorge un palco della musica in stile moresco con rivestimenti in ceramica.
Saliamo in Campania per trovare, a Napoli, il bellissimo giardino di Villa Floridiana. Il complesso, che sorge al limite sud della collina del Vomero, è formato da un grande parco e da una villa che ospita il Museo Nazionale delle Ceramiche Duca di Martina e offre un magnifico panorama del golfo di Napoli.
La villa risale alla prima metà del XVIII secolo e fu acquistata nel 1816 da Ferdinando I di Borbone per regalarla alla moglie Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, come residenza di villeggiatura. Oggi il parco è un polmone verde nel cuore del Vomero, luogo ideale per una passeggiata domenicale o per il gioco dei bambini.
Infine, tra i parchi della selezione va citato, in Lombardia, un vero e proprio gioiello dell’arte floreale: si tratta dei giardini della Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, cittadina soli 5 km da Milano.
Mentre il sontuoso edificio cinquecentesco è stato in gran parte demolito, i giardini che ne erano il completamento perfetto sono ancora intatti: ricchi di fontane e giochi d’acqua, furono ampliati nel secondo Settecento. Entrando nel cortile inferiore, si apre a sinistra il corpo principale, fatto realizzare nel 1720 da Giulio Visconti Borromeo seguendo formule compositive eclettiche, diverse da quelle in voga all’epoca.
Sempre in Lombardia, questa volta a Bellagio in provincia di Como, si trovano i giardini di Villa Melzi. Questi furono realizzati nell’Ottocento e si distinguono per la decorazione con statue antiche (alcune egizie ed etrusche), il giardinetto giapponese, molti alberi secolari e la Scalinata delle Azalee.
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