Giornata delle Oasi naturali, gratis ogni prima domenica del mese
Dopo il successo per la Giornata delle Oasi, organizzata dal WWF, l'iniziativa è stata prolungata fino a ottobre con una giornata al mese di visita gratuita
La Giornata delle Oasi, svoltasi lo scorso 29 maggio, ha riscosso grande successo tra gli appassionati della natura e per questo WWF Italia, per ringraziare le tante persone che hanno partecipato all’appuntamento e per permetterne la visita anche a coloro che, invece, l’hanno perso, ha deciso di estendere il periodo di apertura.
Così, ogni prima domenica del mese fino a ottobre, tutti avranno l’occasione di vivere un’emozionante esperienza tra incontaminate realtà naturali, in tutta Italia, gratuitamente.
L’iniziativa del WWF intende così continuare ad avvicinare le persone alle bellezze naturali che abbiamo a disposizione facendo al tempo stesso comprendere loro come sia fondamentale la cooperazione di tutti per continuare a difendere questi habitat naturali.
Ma quante sono le oasi naturali, che non solo gli italiani, ma anche i turisti potranno visitare nei prossimi mesi? Il presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi ha di recente dichiarato che in 50 anni di attività si è giunti a liberare e a curare cento oasi.
Si tratta di luoghi paradisiaci, gioielli di biodiversità, salvati nel tempo attraverso sacrifici costanti e dure battaglie combattute da volontari, sostenitori, soci, ma anche da giovani ragazzi e da appassionati volontari.
La prima domenica del mese, quindi, sarà possibile visitare zone naturali tornate a nuova vita, come per esempio Capo Rama, Burano, Macchiagrande.
Luoghi che erano stati completamente lasciati al degrado e che oggi invece sono vive e popolate da animali quali il cervo sardo e la lontra, salvati da un’estinzione sicura grazie al WWF.
Le oasi oltre al degrado sono in costante pericolo: bracconaggio, incendi e cambiamenti climatici le minacciano creando non pochi problemi a questi dellicati habitat.
Desiderate ammirare un’oasi in Campania? In questo territorio il WWF ha con coraggio e determinazione sconfitto la speculazione edilizia e la caccia liberando più di 3.900 ettari di natura nell’oasi di Persano, a Serre, in provincia di Salerno, definita anche oasi della lontra.
Se vi trovate, invece, in Piemonte, potete dirigervi nell’oasi Baraggia di Bellinzago Novarese, in provincia di Novara, sorta nell’anno 1989.
Sempre in Piemonte sono molto interessanti anche le oasi Valmanera e Forteto della Luja, in provincia di Asti. Forteto, oltre alla bellissima natura è caratterizzato da boschi e da vecchie e suggestive cascine.
In Umbria è davvero spettacolare l’oasi del lago di Alviano, in provincia di Terni, disteso su una superficie di ben 900 ettari. Qui sono stati ricreati ambienti acquatici che erano scomparsi da ben più di un secolo.
In Veneto la prima zona protetta sorta nel 1985 è stata quella di Valle Averto, a Campagna Lupia, in provincia di Venezia. Facendo un giro da queste parti sarà possibile imbattersi in un fenicottero o in un falco pescatore.
Sempre in Veneto vale la pena visitare l’oasi Golena di Panarella, che si trova a Papozze, in provincia di Rovigo ed è considerata la porta del Parco Regionale del Delta del Po, essendo collocata in prossimità della prima diramazione del fiume.
In Molise potete andare a visitare la riserva Guardiaregia-Campochiaro, in provincia di Campobasso: popolata da faggi secolari, con i suoi 3.135 ettari è la seconda oasi WWF italiana più grande. Tra la fauna è facile scorgere il picchio rosso maggiore, il merlo acquaiolo e una rarissima farfalla diurna.
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