Furiko: il frico friulano arriva sulle tavole del Giappone
Una nota catena di ristoranti giapponesi ha introdotto nel suo menù il piatto tipico del Friuli a base di formaggio e patate
Forse tutto avrebbero potuto aspettarsi i friuliani tranne che un’eccellenza della loro regione sbarcasse nei ristoranti giapponesi. Parliamo del frico, piatto tipico del Friuli, il cui ingrediente principale è il formaggio di varie stagionature, spesso unito a patate e cipolle.
Ebbene, adesso i clienti di “Saizeriya”, nota catena di cucina italiana in stile “family- restaurant” del Giappone, potranno ordinare un “Furiko Friuli”, rivisitazione della suddetta specialità, presentata nel menù come “piatto tipico della regione Friuli. Combinazione di formaggio e patate”.
Il costo è di 299 yen, che corrispondono a 2,47 euro. Il Furiko Friuli viene servito in circa 8 minuti ed il formaggio viene cotto al forno su patate a fette spesse circa 5 millimetri.
Riconosciuto tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Friuliani e Giuliani, il frico è stato descritto per la prima volta con il nome di “Caso in patellecte” da Martino de’ Rossi, detto Maestro Martino, il più importante cuoco europeo del XV secolo, al quale si deve la stesura del “Libro de Arte Coquinaria”, considerato un caposaldo della letteratura gastronomica italiana.
Originario della Carnia, regione storico-geografica del Friuli Venezia Giulia, nasce come piatto povero caratterizzato da ingredienti semplici. Tradizionalmente, la sua preparazione era finalizzata al recupero delle sottili strisce di formaggio (strissulis), avanzate dopo la sagomatura delle forme, che venivano poi cotte in padella con burro o lardo.
Il frico si presenta in due versioni: friabile o morbido. Il primo è molto sottile ed è fatto di solo formaggio, generalmente Montasio, fritto in olio bollente. Tipicamente, il frico croccante con la polenta fredda è il pasto tipico dei boscaioli, ideale per il lavoro duro nelle fredde montagne alpine.
La versione morbida, invece, si prepara con del formaggio di diversa stagionatura, a cui si aggiungono patate, burro, olio e sale. Il risultato finale assomiglia ad una grossa frittata. Una variante del frico friuliano è quello di Flaibano, dove viene preparato seguendo una particolare ricetta con aggiunta di erbe di campo, raccolte nel territorio.
Tantissime le sagre friuliane dedicate a questa eccellenza gastronomica regionale, tra cui la Sagra del Frico di Carpacco di Dignano ed il festival “A tutto Frico…” di Flaibano, nella provincia di Udine.
Una curiosità: fino alla fine dell’Ottocento, il termine in uso di questo piatto aveva l’accento sull’ultima vocale: fricò. Chissà, invece, come lo pronunceranno i giapponesi.
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