Fiori, bara e corone: la protesta di Nando Amoruso all’aeroporto di Crotone
Una protesta organizzata dal presidente del comitato VITA per l'isolamento territoriale dal punto di vista strutturale, grazie a precise scelte politiche sbagliate
Un “funerale” dell’aeroporto di Crotone, è questa la “macabra” protesta organizzata da Nando Amoruso, presidente del comitato VITA (Viabilità, infrastrutture, trasporti ed ambiente). Una bara sistemata all’ingresso, con corone di fiori per adornarla e manifesti mortuari alle vetrate.
Per Amoruso, infatti, sullo scalo, al di là delle promesse, è ormai stata messa la pietra tombale. “Questo territorio – ha detto vestito da prete – è stato isolato dal punto di vista infrastrutturale in tutti i modi attraverso scelte politiche ben precise. La provincia di Crotone rispetto alle altre ha avuto zero: quello che avevamo, come l’aeroporto, lo stanno facendo chiudere. Il crotonese non è politicamente rappresentato. I nostri parlamentari non hanno mai avuto la forza di contrastare questo andazzo. Io confido nella nuova linfa politica che ci sarà – ha concluso -. Chiederò al prossimo ministro delle Infrastrutture un incontro, se non me lo darà farò una seconda richiesta e poi mi piazzerò sotto palazzo Chigi”.
E la protesta prosegue con l’iniziativa ‘S-Mobilitiamoci’, “una manifestazione – spiegano i promotori del Comitato – per dimostrare quanto i cittadini di Crotone vogliono lottare per un diritto alla mobilità di fatto negato. Tanti giri di parole ma a distanza di mesi la città risulta sempre più penalizzata dalla carenza di infrastrutture”.
By Resto al Sud
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