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Alle Egadi è stata scoperta un'antica nave romana piena di anfore

Grande scoperta nelle acque delle Isole Egadi: è stata riportata alla luce un'antica nave romana del IV-V secolo avanti Cristo ricca di anfore

Nei fondali delle isole Egadi è stata scoperta un’antica nave romana carica di anfore: il relitto, risalente al IV-V secolo dopo Cristo, si trovava a una profondità di 98 metri.

La scoperta è avvenuta nel corso della campagna di ricerca coordinata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia in collaborazione con la Rpm Nautical Foundation e con l’Università di Malta. A bordo della nave romana un carico di anfore del tipo Almagro 51 ci di origine della penisola Iberica.

Scoperta un’antica nave romana nel mare delle Egadi

L’eccezionale scoperta conferma quanto già sostenuto in precedenza dalla Soprintendenza del Mare: le Egadi sono una fonte inesauribile di microstorie che portano alla conoscenza non solo della storia della Sicilia ma di quella di tutto il Mediterraneo.  Il relitto è stato individuato tramite un side scan sonar a bordo di un Hercules.

Le rilevazioni, invece, sono state effettuate tramite l’Auv, autonomous underwater vehicle, e il Rov, remotely operated vehicles: si tratta di avanzati strumenti di robotica che hanno permesso di delineare il relitto e il suo carico di anfore in dettaglio.

Quanto scoperto nei fondali del mare delle Egadi porterà a nuove collaborazioni tra la Soprintendenza del Mare e l’Università di Malta che nel 2022, grazie alla RPM e al professor Timmy Gambin, realizzeranno una campagna di misura mirata a una ricostruzione in 3D.

L’utilizzo ormai sempre più frequente delle tecnologie avanzate nel campo della ricerca subacquea consente di ottenere grandi risultati nell’ambito della ricerca, aprendo tutto il Mar Mediterraneo a una lettura più ampia e dettagliata. La scoperta del relitto con le anfore, insieme a quello di un’altra nave romana individuata a Isola delle Femmine, conferma la straordinaria importanza, nonché l’efficacia delle collaborazioni di tipo internazionale.

Poche settimane prima dell’imbarcazione scoperta sui fondali delle Egadi, infatti, un altro relitto romano era stato coperto a 92 metri di profondità nelle acque antistanti a Isola delle Femmine: la nave romana, risalente al II secolo avanti Cristo, è stata individuata grazie a una ricognizione effettuata dal personale della Soprintendenza del Mare della Sicilia a bordo della nave oceanica Calypso South dell’Arpa Sicilia.

La Calyspo era attrezzata con una strumentazione di alta precisione e condotta dagli specialisti dell’area Mare dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente: le ricognizioni subacquee sono avvenute in collaborazione con la SopMare per verificare la presenza di reperti archeologici in alto fondale. In precedenza, invece, nella laguna di Venezia è stata scoperta un’antica strada romana.