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Dove si può bere la migliore acqua potabile d'Italia

Svelate quali sono le Regioni in Italia con la migliore acqua potabile: i dati del rapporto del Centro nazionale per la sicurezza delle acque

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Acqua di rubinetto

L’acqua che esce dal rubinetto è sicura in Italia? A rispondere a questa domanda ci ha pensato il rapporto del Centro nazionale per la sicurezza delle acque, realizzato insieme al Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale e coordinato dal Ministero della salute e dall’Istituto Superiore di Sanità.

Il rapporto sull’acqua potabile in Italia

Il rapporto si basa sui dati prodotti dalle Regioni italiane: dal 2020 al 2022 sono stati esaminati i risultati di oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche sulle acque di Regioni e Province Autonome che corrispondono a più del 90% della popolazione.

I risultati sono molto positivi, dal momento in cui l’acqua che esce dai rubinetti è conforme quasi al 100% dei casi: per la precisione, la media nazionale di conformità negli anni presi in esame risulta del 99,08%, con un margine d’errore dell’1,60% per i parametri sanitari microbiologici del gruppo A e B; la media di conformità scende al 98,41% per i parametri indicatori relativi al gruppo C non direttamente correlati alla salute.

Le Regioni con la migliore acqua potabile

Il dati del rapporto del Centro nazionale per la sicurezza delle acque (CeNSiA) permettono di conoscere quali sono le Regioni italiane con i migliori parametri sanitari, chimici e microbiologici per l’acqua potabile. Ai vertici troviamo L’Emilia Romagna, seguita dal Veneto e dal Piemonte, quest’ultima inserita tra le Regioni promosse per la sanità in Italia.

Per i parametri sanitari si sono registrati dei tassi di conformità leggermente inferiori nelle Province Autonome di Trento e Bolzano, mentre per i parametri indicatori in Umbria e nella Provincia di Trento.

Come riportato da ‘Repubblica’, il dettaglio sul controllo dei parametri relativamente più rilevanti per le non conformità hanno rilevato tracce episodiche e circostanziate a livello locale di contaminazioni microbiologiche (Enterococchi, Escherichia coli) e indicatori di contaminazioni ambientali (coliformi). In alcune limitate aree territoriali, invece, si rilevano ancora non conformità per elementi naturali nell’acqua del rubinetto quali fluoro e arsenico, associate alle gestioni idriche non efficienti di sistemi in economia.

Cosa dice l’Istituto superiore di sanità

Del rapporto sull’acqua potabile in Italia ha parlato Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto superiore di sanità: “Dai dati che abbiamo raccolto emerge che l’acqua potabile è sicura e controllata capillarmente nel tempo in tutto il Paese – le parole di Bellantone riportate da ‘Repubblica’ – è conforme quasi nel 100% dei casi ai parametri di legge e con una gestione sicura delle non conformità”.

Il presidente dell’Iss ha inoltre specificato che la conformità dell’acqua è un concetto “importante da ribadire, visto che secondo l’Istat un terzo degli italiani non si fida dell’acqua che esce dai propri rubinetti“. Per Andrea Piccioli, il direttore generale dell’Istituto superiore di sanità, l’Italia “nel settore delle acque al consumo umano rappresenta un modello di prevenzione e risposta”.

La pubblicazione del rapporto è stata anche un’occasione per l’Iss di mettere a disposizione un video e un sito web con tutte le informazioni utili sull’acqua, dal punto dove viene prelevata fino al viaggio che la porta al rubinetto di casa. Nel sito c’è anche un focus che si concentra sui diversi tipi di acqua e sull’importanza per la salute e una sezione dedicata a smentire i falsi miti sull’acqua potabile.