Coronavirus, igienizzante dal vino in giacenza: l'idea italiana
La proposta delle distillerie per far fronte alla grande richiesta di alcol per prodotti disinfettanti e igienizzanti
Le cantine e le distillerie italiane sono scese in campo per far fronte alla grande richiesta di alcol per prodotti disinfettanti e igienizzanti, fondamentali nella lotta contro il Coronavirus, suggerendo l’utilizzo straordinario del vino in giacenza.
La proposta, indirizzata alla ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, è arrivata da AssoDistil, l’Associazione dei Distillatori Italiani, e Alleanza cooperative agroalimentare.
L’idea è di destinare una parte delle giacenze di vino a una distillazione volontaria, così da poter rifornire da subito le distillerie di alcol che sarà utilizzato per la produzione di igienizzanti.
L’operazione consentirebbe di immettere sul mercato 22 milioni di litri di alcol, limitando il ricorso all’importazione di igienizzanti e disinfettanti dall’estero, sempre più difficile per le problematiche legate ai trasporti in questi giorni di emergenza.
La misura di distillazione, prevista da normative europee, attende ora il via libera da parte del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che sta esaminando la proposta.
Il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, ha dichiarato in un comunicato: “La volontà del sistema cooperativo è di poter dimostrare tutta la propria solidarietà al settore sanitario e più in generale all’intera collettività. Come risulta dagli ultimi dati in possesso del Ministero delle politiche agricole, nelle cantine dei produttori, da nord a sud dell’Italia, vi sono giacenze di vino da tavola e a denominazione. La misura della distillazione di solidarietà può rappresentare a nostro avviso un’importante opportunità per i produttori e per il Paese: potremmo immettere sul mercato alcool destinato alla produzione di igienizzanti utilizzando le scorte nazionali di vino”.
Antonio Emaldi, presidente di AssoDistil, ha spiegato i dettagli della proposta indirizzata alla ministra Teresa Bellanova: “Si tratta di dare il via libera ad una distillazione in via temporanea per due mesi, aprile e maggio, di circa 2 milioni di ettolitri, per una produzione di circa 22 milioni di litri di alcole. Come stabilito all’art. 216 del regolamento 1308/2008, i produttori di vino per questa operazione dovrebbero ottenere un contributo da parte dello Stato, nella logica di evitare conseguenti distorsioni nei mercati di riferimento e contenere il prezzo di vendita degli igienizzanti ai consumatori finali”.
La proposta è arrivata dopo la nota di qualche giorno fa in cui AssoDistil aveva comunicato di essersi attivata per facilitare la più ampia disponibilità di alcol denaturato utilizzato per prodotti igienizzanti, necessari per contribuire alla lotta contro il Coronavirus.
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