Come risparmiare con il canone concordato a Milano
Ecco come risparmiare sugli affitti a Milano, scegliendo il tipo di contratto a canone concordato, stabilito tra comune ed enti di cittadini
Il canone concordato è una tipologia di contratto di locazione di cui beneficiano sia gli inquilini per i prezzi più bassi che i proprietari, in quanto pagheranno tasse più basse rispetto ai vecchi tipi di contratto.
Il canone viene stabilito dal Comune e dalle associazioni di inquilini e di proprietari, quelle con una percentuale di rappresentatività più alta. La durata di questo tipo di contratto è di tre anni, alla scadenza è prevista un’estensione automatica di due anni.
In base al tipo di immobile e al quartiere in cui si trovano gli appartamenti, questi enti devono decidere il canone minimo e il canone massimo che un proprietario potrà chiedere a un inquilino. Per quanto riguarda i proprietari ci sono varie agevolazioni a livello fiscale. La parte di imponibile da inserire sulla dichiarazione dei redditi è del 66,5% mentre per gli altri tipi di contratto è del 85%, se non si sceglie la cedolare secca.
L’imposta di registro da versare è del 1,4% su base annua, mentre negli altri casi è del 2%. Nel caso di cedolare secca l’aliquota unica da versare è del 10% mentre nei casi ordinari è del 21%. I comuni hanno facoltà di stabilire un’aliquota del 4 per mille per quanto riguarda l’IMU, mentre per i regimi ordinari si deve pagare un’aliquota tra il 7,6 e il 10,6 per mille.
Nel caso l’inquilino dichiari un reddito inferiore a 15.493,71 euro potrà inoltre detrarre la somma di 495,80 euro dalla dichiarazione dei redditi, mentre per redditi inferiori a 30.987,41 euro la detrazione è di 247,90. Nel Comune di Milano possono essere locate con questa particolare forma di contratto le seconde case, esclusi gli immobili catalogati di categoria catastali A1, A8 e A9.
Inoltre il comune di Milano prevede la possibilità di affittare camere singole con il canone concordato. La somma dei canoni di locazione di tutte le stanze non potrà in ogni caso superare il canone di locazione dell’intero appartamento. Se la durata della locazione è inferiore ai 18 mesi non è possibile usufruire di questa forma di contratto.
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