Il cibo più cercato su Google? La pastiera napoletana
Come ogni anno, Google ha pubblicato il report delle parole più cercate 2018: in ambito di cibo e ricette, la pastiera napoletana si guadagna il primo posto.
Si avvicina Natale e con lui la fine dell’anno e, come da tradizione, Google pubblica il rapporto “Un anno di ricerche su Google 2018“. Secondo le statistiche degli ultimi 12 mesi, è la pastiera napoletana il cibo più ricercato sul web, da motore di ricerca.
Gli utenti amanti di Google sembrano premiare quindi tipicità e tradizioni, quando si tratta di cibo: d’altronde, la pastiera è uno dei piatti simbolo della cucina italiana, un dolce che nasce per festeggiare Pasqua, ma che è ormai diventato trasversale e adatto ad ogni occasione di festa. Nella top ten della classifica stilata dal colosso americano del web, al secondo posto si trova il dolce più classico e amato da tutti, un evergreen della pasticceria, il tiramisù. Al terzo posto invece si passa al salato, con uno dei piatti simbolo della cucina romana, la pasta alla carbonara.
La classifica continua in un alternarsi di prodotti e ricette, dolci e salati. Al quarto posto, dopo la carbonara, si torna ai dolci della tradizione con la classica colomba pasquale. Il casatiello, famoso rustico simbolo di Napoli, si piazza invece al quinto posto. Soltanto verso la fine della top ten, si trovano tracce di piatti e cibi “esotici”, non appartenenti alla cucina italiana. Il sesto posto ci porta infatti in Nord Africa con il cous cous, ormai presente sulle tavole degli italiani, mentre la Spagna occupa l’ottavo posto, con la sua internazionale sangria. Al nono posto, si trova il sex on the beach, cocktail alcolico internazionale, riconosciuto dalla International Bartenders Association.
Settimo e decimo posto invece vengono occupati, di nuovo, da preparazioni tutte italiane: le frittelle di carnevale si piazzano infatti tra l’arabo cous cous e la spagnola sangria, mentre la top ten si chiude con uno dei piatti tipici del centro nord, i passatelli. Apprezzati ormai in tutta Italia, questa pasta dei giorni di festa nasce come una delle più classiche minestre della Marche, di parte dell’Umbria e dell’Emilia-Romagna.
Il report annuale del colosso di Mountain View è diventata ormai una tradizione da gustare, attesa non soltanto dagli addetti ai lavori, ma da tutti i curiosi che amano vedere come le statistiche del motore di ricerca più utilizzato possano descrivere quella (grossa) fetta di società che naviga sul web.
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