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Sul caso Carbonara interviene il giudice di Masterchef Locatelli

Sul caso Carbonara interviene Giorgio Locatelli: il giudice di Masterchef dice la sua sulle polemiche che riguardano il celebre piatto italiano

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Chef Locatelli

La Carbonara è uno dei piatti italiani più famosi e imitati al mondo, responsabile di tante polemiche riguardanti la sua storia e soprattutto i suoi ingredienti.

Sono diversi i “casi” nati intorno a questo piatto della tradizione laziale. Uno dei più recenti riguarda la storia di un ristoratore italiano a Londra che ha deciso di eliminare il piatto dal proprio menu. Il motivo? I clienti chiedono di aggiungere alla Carbonara ingredienti come pollo, funghi o panna: piuttosto che stravolgere la ricetta originale, il ristoratore ha optato per toglierla dal menu.

Locatelli e il caso Carbonara: cosa ne pensa il giudice di Masterchef

Quando si parla di ristoranti italiani all’estero, uno dei pareri più autorevoli è sicuramente quello di Giorgio Locatelli, chef italiano apprezzatissimo in tutto il Regno Unito (anche dal Re Carlo I d’Inghilterra) nonché proprietario del ristorante Locanda Locatelli proprio a Londra.

Durante un’intervista concessa a Repubblica, Giorgio Locatelli ha detto la sua riguardo le polemiche sulla Carbonara, inserita nel 2023 nella classifica dei 100 piatti più amati al mondo di Taste Atlas. Lo chef ha sfruttato l’occasione per parlare anche di come la cucina italiana venga percepita all’estero:

“Purtroppo è come nel caso delle fettuccine Alfredo che finiscono con l’essere un ammasso di panna e ingredienti vari. Sono piatti che ancora piacciono all’estero. Bisogna capire se la filosofia del locale è che il cliente ha sempre ragione o qualche volta no. Se accetti variazioni è inutile lamentarsi. Io preferisco dire no, tenendo il piatto in menu. Così si diffonde la cultura gastronomica“.

Locatelli, inserito nella classifica dei top 10 Chef Influencer d’Italia insieme a colleghi del calibro di Massimo Bottura, Alessandro Borghese e gli altri due giudici di Masterchef Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, ha spiegato che nella carta dei suoi ristoranti non c’è la Carbonara, ma questa viene preparata in alcune occasioni speciali:

“Se ho la Carbonara in carta? In realtà no, ma ci sono occasioni in cui la facciamo, come per il Carbonara Day. Durante l’ultima edizione un terzo dei 170 clienti l’ha ordinata e apprezzata, fatta come si deve, quindi con pecorino, guanciale, tuorlo e pepe”.

Chef Giorgio Locatelli e la cucina italiana all’estero

Lo chef, nel corso dell’intervista, ha spiegato che senza gli ingredienti della ricetta tradizionale, la Carbonara non viene mai preparata nei suoi ristoranti, raccontando cosa succede se un cliente, in mancanza del guanciale, chiede il bacon:

“Mi chiedono la Carbonara fuori menu ma se non ho il guanciale dico di no, anche se mi dicono che andrebbe bene pure con il bacon. Allora colgo l’occasione per spiegare perché non va bene. Così si avvicinano le persone alla cucina italiana, non ingaggiando battaglie contro qualcosa, ma promuovendo qualcosa, che siano ricette o prodotti”.

Chiusura dedicata ai tanti prodotti italiani imitati all’estero e all’importanza di tramandare correttamente le ricette della nostra tradizione: “Dobbiamo far capire perché un Parmigiano è meglio di un Parmesan, sottolineando il nostro know how e la nostra tradizione – ha spiegato Locatelli – il fatto che all’estero imitino i nostri prodotti dovrebbe inorgoglirci, vuol dire che ci reputano i migliori”.

E ancora: “Cerchiamo allora piuttosto di aiutare i nostri giovani, che sono preparati, colti e appassionati, a viaggiare e portare la cucina italiana nel mondo, sostenere i piccoli artigiani per esportare alle migliori condizioni, fare in modo che i nostri prodotti arrivino in condizioni perfette”.