La casa-museo di Giuseppe Verdi sta per chiudere
La casa-museo di Giuseppe Verdi, a Sant'Agata di Villanova D'Arda, chiuderà i battenti: probabilmente l'abitazione del compositore verrà venduta
È tra queste mura che uno dei più grandi compositori italiani visse e si dedicò alle sue opere, divenute famose in tutto il mondo: la casa-museo di Giuseppe Verdi, situata a Sant’Agata di Villanova D’Arda, ora si prepara a chiudere i battenti. Al suo interno sono custoditi non solo gli arredi originali, scelti con cura proprio dal musicista e dalla sua seconda moglie Giuseppina Strepponi, ma anche preziosissimi reperti della sua attività da compositore. E ora, purtroppo, questo splendido patrimonio artistico e culturale rischia di andare perduto.
Il futuro incerto di Villa Verdi
Solo qualche mese fa era stata annunciata l’intenzione degli eredi della famiglia Carrara Verdi di mettere in vendita la casa-museo appartenuta al loro celebre antenato. Ora, a dare conferma della situazione in cui versa Villa Verdi è la decisione della Corte di Cassazione, che mette fine ad una diatriba legale durata oltre vent’anni, ovvero dalla morte di Alberto Carrara Verdi, avvenuta nel 2001. La sua eredità, che include la splendida abitazione appartenuta al compositore, deve essere equamente divisa tra i figli Maria Mercedes, Ludovica, Angiolo ed Emanuela (che è venuta a mancare nel 2020).
Ma nessuno degli eredi è in grado di rilevare la totalità delle quote della casa, quindi il destino di Villa Verdi è quello di finire in vendita. “Devo lasciare l’abitazione dove sono tornato a vivere con la mia famiglia dal 2010 e che ho tutelato e salvaguardato per anni, il luogo dove ho trascorso praticamente 53 anni della mia vita” – ha affermato Angiolo Carrara Verdi, sulle pagine del quotidiano “Libertà di Piacenza”. E, non potendo più abitare qui, la decisione di chiudere il museo è arrivata spontanea.
C’è ancora tempo per poter far visita alla casa-museo di Giuseppe Verdi, che dovrebbe chiudere i battenti il prossimo 30 ottobre. Ma sono in molti a mobilitarsi per far sì che questa preziosa dimora – e tutte le opere che custodisce gelosamente da tanti anni – non finisca nell’oblio. Se grandi artisti come Morgan hanno già dato il loro sostegno alla causa, ora è il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, in un’interrogazione, a chiedere che il museo venga salvato, grazie anche alla recente legge regionale sulle “Case e studi degli illustri dell’Emilia Romagna”.
Il museo di Villa Verdi e le sue preziose opere
Dopo la casa natale di Verdi, che si trova a Busseto, la Villa di Sant’Agata di Villanova D’Arda è una delle testimonianze più preziose del grande compositore italiano. Sebbene i suoi eredi abbiano continuato a viverci, parte dell’abitazione è stata da tempo trasformata in un museo: è possibile visitare alcune sale al piano terra, come la camera da letto di Giuseppina Strepponi (che fu la seconda moglie di Giuseppe Verdi), o quella dello stesso musicista, dove dormiva e lavorava alle sue opere. Vi è anche la stanza che accoglie il mobilio della camera del Grand Hotel et de Milan, dove morì nel 1901, a seguito di un ictus.
Qualche anno fa, all’interno del museo venne ritrovato un baule contenente migliaia di bozzetti (per gran parte inediti) delle opere di Verdi, che hanno ampliato l’archivio della documentazione del compositore – incluse alcune lettere segrete inviate a Teresa Stolz. Vi è inoltre uno splendido parco che circonda la villa, con un laghetto delizioso e un’ampia varietà di specie vegetali volute proprio da Giuseppe Verdi.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Crazy Pizza di Briatore ha aperto a Napoli ed è già sold out
-
Fabrizio Corona cerca casa a Ventimiglia (e anche un locale?)
-
Quando apre Crazy Pizza di Briatore a Napoli: la data ufficiale
-
Tre Bicchieri 2025: i migliori vini d'Italia, regione per regione
-
"Trinità dei Monti è della Francia": è scontro tra Parigi e Roma
-
Criminalità, Milano città meno sicura d'Italia? Sfogo di Morgan
-
Il caso delle due autostrade "deserte" della Lombardia
-
Chi è Ofelia Passaponti, la nuova Miss Italia 2024
-
Leonardo DiCaprio e il biglietto lasciato al ristorante a Milano