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Carlo Cracco, riesplode la polemica sulla sua pizza: il caso

La pizza proposta dallo chef Carlo Cracco nel locale nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano è tornata nel mirino delle critiche: la nuova polemica

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Cracco

La pizza di Carlo Cracco, proposta nel suo locale nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano, continua a far discutere. L’ultima polemica è scoppiata nella giornata di domenica 30 gennaio 2022.

Pizza e acqua: lo scontrino del pasto da Cracco su Twitter

Proprio domenica 30 gennaio, una utente ha pubblicato su ‘Twitter’ la fotografia di uno scontrino del Cafè di Carlo Cracco nella Galleria Vittorio Emanuele. Nello scontrino era riportato il prezzo totale di una pizza Margherita e di una bottiglia da 0,75 l di acqua, pari a 29 euro (22 euro la pizza, 7 euro l’acqua).

Questo è stato il commento dell’utente che ha pubblicato il post: “La mia amica è andata da Cracco a Milano … C’è crisi, grossa crisi …“. Il tweet ha generato tantissime interazioni, che hanno fatto schizzare tra le Tendenze su Twitter in Italia la parola “Cracco”.

Non è la prima volta che la pizza di Carlo Cracco diventa un “caso“. Già in passato, infatti, era stata criticata per l’aspetto e il prezzo. Stavolta, però, diversi utenti hanno espresso commenti negativi anche sulla prassi diventata ormai comune di lamentarsi sui social network per i prezzi del locale del noto chef.

Non solo: il noto pizzaiolo napoletano Errico Porzio, venerdì 28 gennaio 2022, ha pubblicato su ‘Facebook’ un video intitolato “Porzio prova la pizza di Cracco“.

Pizza di Cracco: il giudizio del pizzaiolo napoletano Errico Porzio

Il filmato pubblicato da Errico Porzio su ‘Facebook’ è introdotto così: “Ieri a Milano ho mangiato la pizza dello Chef Carlo Cracco, abbandonando qualsiasi tipo di pregiudizio e consapevole di non gustare la classica pizza napoletana. Bisogna accettare con grande umiltà che la pizza non è più solo quella napoletana, pur rimanendo essa la più apprezzata e ricercata. La continua ricerca di prodotti esclusivi e di eccellenza e le continue evoluzioni delle tecniche di impasto hanno reso anche altri tipi di pizza ugualmente apprezzabili, ovviamente il gusto resterà sempre qualcosa di soggettivo. Godetevi il video. #saddasapefa”.

Nel video, Errico Porzio afferma: “Ovviamente è un impasto diverso, non è la nostra classica pizza napoletana. Si avvicina un po’ alla teglia romana. Quindi impasto croccante, pomodoro buonissimo, poi c’è l’aggiunta di questi pomodori che secondo me sono pomodori semi-secchi, il fior di latte o la bufala, penso fior di latte, sotto e poi in aggiunta una burratina all’uscita. È anche bella sugosa questa pizza, però diciamo che è molto probabile che siano basi precotte e poi condite al momento delle ordinazioni. Allora, per gli amanti del croccante è veramente ‘crunchosa’. L’impasto è un po’ più scuro, è molto probabile che sia un mix di farine, tra cui anche un po’ di grano arso. A me piace perché è ‘crunchosa’”.

Anche il pizzaiolo napoletano, nel suo video, ha parlato del prezzo della pizza: “Due margherite e una bottiglia d’acqua, 51 euro. Però, devo dire una cosa: Milano, il Duomo, Cracco… Diciamo che è un prezzo che ci può stare”.

La conclusione di Errico Porzio: “Non è la classica napoletana, ovviamente, ma c’era da aspettarselo. Per gli amanti del croccante, del ‘crunchoso’, della pizza anche un po’ alla romana, un po’ più croccante, devo dire la verità: è stata veramente una bella pizza. Dimensioni piccole, anche perché l’impasto è un po’ più spesso. Sono basi precotte, ma non c’è niente di male. Anzi, oggigiorno tanti lavorano queste basi precotte. Prodotti di grande qualità. Detto questo, è stata veramente un’esperienza che bisognava fare”.