L'isola di Capraia nasconde un mistero chiamato "Grotta di Farmo"
L'isola di Capraia, paradiso naturale dell'Arcipelago Toscano, cela al suo interno un mistero chiamato "Grotta di Farmo": dove si trova questa caverna?
Capraia, la piccola isola dell’Arcipelago Toscano, custodisce un mistero: nel suo territorio è presente (o meglio, dovrebbe esserlo) la Grotta di Farmo, che è riportata anche nelle mappe ed è stata fotografata (parzialmente crollata) nel 1978. Il mistero sta nel fatto che nessuno sa dove essa si trovi precisamente.
A riaccendere i riflettori sul mistero della Grotta di Farmo sull’isola di Capraia ci ha pensato Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, che il 14 aprile 2021, assieme a due suoi collaboratori, ha esplorato Capraia alla ricerca della caverna.
In un’intervista a ‘Visit Capraia’, Sammuri ha detto: “Pensare di andare a cercare una cosa che c’è ma non si trova è bellissimo. Oltre a me c’era Tullio Bernabei, consulente del Parco per la sicurezza sui sentieri e il suo collaboratore Antonio Russo. Dalla mulattiera abbiamo raggiunto le pendici del monte dell’Albero, cercando di investigare soprattutto la parete di roccia più consistente. Ne abbiamo fatta gran parte non trovando una grotta, ma solo alcuni speroni che potevano costituire un qualche riparo. Abbiamo trovato delle pietre lavorate la cui origine andrà meglio investigata”.
La missione di Giampiero Sammuri, Tullio Bernabei e Antonio Russo alla ricerca della Grotta di Farmo sull’isola di Capraia non ha dato certezze. Anzi, ha aperto a nuovi interrogativi ancora irrisolti: chi ha scolpito quelle grandi pietre rettangolari trovate dai tre? E a che cosa servivano? Il contributo di un archeologo potrebbe fare maggiore chiarezza su queste e altre domande.
Trekking e sentieri sull’isola di Capraia
In attesa che si scopra finalmente la posizione precisa della Grotta di Farmo sull’isola di Capraia, i tecnici della Regione Toscana hanno avviato i lavori di ripulitura dei sentieri di Capraia, come ad esempio quello dello Zenobito. Il recupero di questi percorsi è uno degli obiettivi del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Giampiero Sammuri, proprio a questo proposito, ha spiegato: “Stiamo lavorando intensamente per il recupero e la messa in sicurezza dei sentieri e ci stiamo occupando anche della segnaletica. Questi itinerari offrono delle possibilità straordinarie per il trekking. Camminando per queste strade, diverse tra loro per caratteristiche e paesaggi, si ammirano bellezze e panorami mozzafiato”.
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