Calabria: la Ferrovia Silana nell'elenco delle ferrovie turistiche
La Ferrovia Silana, nel tratto Cosenza-San Giovanni in Fiore, inserita nell'elenco delle ferrovie turistiche per pregio naturalistico e culturale
È in Calabria una delle ferrovie storiche più belle d’Italia. Per il suo particolare pregio culturale e paesaggistico, la Ferrovia Silana, nell’intero tratto da Cosenza-San Giovanni in Fiore, è stata inserita nell’elenco delle ferrovie turistiche.
A renderlo noto è Legambiente Sila, che accoglie con entusiasmo l’approvazione all’unanimità, in prima lettura, alla Camera dei Deputati, del progetto di legge che ha la finalità di istituire ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione, situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.
Un risultato importante per la Calabria, raggiunto dal Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana, attraverso la petizione popolare che ha raccolto più di 4mila firme.
Il Comitato ha chiesto alla Regione di ripristinare la storica ferrovia a scartamento ridotto, che collega la città di Cosenza al suo entroterra silano, raggiungendo le rinomate località montane, tra cui Camigliatello Silano. L’obiettivo della raccolta firme era di evitare lo smantellamento della infrastruttura ferroviaria e rilanciare il treno come mezzo di trasporto per collegare il centro silano al capoluogo calabrese.
“Per noi il Treno della Sila non è una operazione di nostalgia – si legge in una nota del Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana – ma un serio investimento sulla mobilità sostenibile che aiuti in maniera concreta lo sviluppo socio-economico del territorio e riduca i rischi e l’isolamento.”
La tratta Cosenza – San Giovanni in Fiore rappresenta uno dei massimi esempi ancora esistenti di ingegneria ferroviaria in Italia.
Partendo dal capoluogo calabrese, la linea, situata nella valle del Crati a 232 metri s.l.m,, raggiunge il picco a San Nicola Silvana Mansio che, posto a quota 1405 m s.l.m., è il tetto ferroviario d’Italia. Poi, ridiscende a San Giovanni in Fiore, quota 1049. Per superare tanto dislivello di oltre 1000 metri, la ferrovia si avvalse di soluzioni ingegneristiche al limite delle possibilità dell’epoca.
Tra questi, il viadotto in curva, posto all’uscita della stazione di San Pietro in Guarano, che domina il paese e l’intera vallata, è uno degli scorci paesaggistici più belli che la linea offriva, quando era interamente in servizio, con uno sguardo amplificato su tutta l’area di Rende/Cosenza.
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