La burrata ha fatto arrabbiare gli Stati Uniti d'America: il caso
La burrata è al centro di polemiche dopo l’uscita di un articolo negli Stati Uniti scritto da una giornalista che ne critica l'uso esagerato
La burrata, uno dei prodotti d’eccellenza della gastronomia italiana, è al centro di polemiche per un articolo pubblicato da una giornalista americana su Underground Gourmet, l’inserto food del New York Magazine.
Negli Stati Uniti si dice “stop” alla burrata
Tammie Teclemariam è una giornalista che scrive per Underground Gourmet, l’inserto food del New York Magazine, e si trova ora al centro di accese discussioni per un articolo scritto sulla burrata. Fino a qualche anno fa, infatti, la burrata era un prodotto “di nicchia” molto apprezzato e ricercato negli Stati Uniti, tanto che venivano scritti articoli e recensioni sui migliori posti in cui poter mangiare un’ottima burrata. Con il passare del tempo, però, le cose sembrano essere cambiate. Stando a quanto scrive la Teclemariam la burrata si è diffusa in moltissimi ristoranti americani negli ultimi dieci anni tanto che avrebbe ormai “stancato”.
Il sottotitolo dell’articolo pubblicato su Underground Gourmet, infatti, recita: “Possiamo farla finita con tutta questa burrata?”. Il famoso cibo italiano, quindi, sarebbe passato da prodotto “nuovo e fantastico” a “noioso”. Bisogna precisare che le critiche della giornalista non sono rivolte alla burrata in sé, ma alla sua diffusione, a suo dire, incontrollata. Nell’articolo si legge anche: “Non incolpo totalmente i ristoratori – molti dei quali stanno appena iniziando a riprendersi dopo il periodo difficile della pandemia – ma mi ritrovo a pensare che vorrei alcuni ristoranti proponessero anche qualcosa di diverso.”
Ad esempio, spiega Tammie Teclemariam che nel 2013 lo chef Ignacio Mattos aveva inserito nel menù del suo nuovo ristorante di New York, l’Estela (che all’epoca aveva appena aperto) un piatto a base di “burrata con salsa verde e pane tostato”. Il ristorante è poi diventato molto popolare e ha acquisito anche una stella Michelin e questo suo piatto si è diffuso in moltissimi altri locali. Secondo lei, quindi, la presenza della burrata è diventata una moda a tratti eccessiva, tanto che sono spuntati anche piatti come “foie-gras al tartufo e burrata”.
La diffusione della burrata Made in Usa
Stando a quanto scrive la giornalista Tammie Teclemariam nel suo pezzo però c’è un motivo per cui la burrata è diventata così popolare negli Stati Uniti. La burrata, infatti, è un formaggio fresco di latte vaccino, a pasta filata che è tipico della Puglia, in particolare della zona delle Murgie. La burrata è un prodotto che si narra sia nato più di cent’anni fa in una masseria di Andria grazie ai fratelli Vincenzo e Lorenzo Bianchino. Da quel momento è poi entrato a far parte dei prodotti caseari pugliesi e si è diffuso sempre più tanto che anche la BBC ha elogiato la burrata “Made in Puglia”.
Fino a quasi vent’anni fa, quindi, la burrata veniva importata negli Stati Uniti direttamente dall’Italia per via aerea ed era considerata un prodotto nuovo, innovativo e non facilissimo da trovare. Con il tempo, però, anche negli Stati Uniti sono nati i primi produttori di questo famoso formaggio fresco e ora uno dei più famosi è sicuramente “Lioni Latticini”. L’aumento della produzione interna di questo prodotto ha fatto sì che le vendite, e quindi la popolarità, di questo formaggio siano aumentate in maniera esponenziale negli ultimi anni. Ovviamente la vera burrata pugliese, e in particolare quella di Andria prodotto IGP dal 2016, ha un sapore e una consistenza inimitabili.
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