Budelli, l'appello del "Robinson Crusoe italiano" alla Cnn
La Cnn ha dedicato un approfondimento alla storia dell'81enne Mauro Morandi, per oltre 30 anni custode solitario dell’isola di Budelli e ora sotto sfratto
A poche ore dalla decisione del Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena di imporre nuovi divieti ai visitatori di Budelli, la ‘Cnn’ ha deciso di dedicare un suo approfondimento all’81enne Mauro Morandi, il “Robinson Crusoe italiano“, per oltre 30 anni custode solitario dell’isola di Budelli e oggi sotto sfratto. L’ordinanza firmata da Fabrizio Fonnesu, infatti, prevede anche la demolizione di tutti gli abusi edilizi rimasti sull’isola, incluso il rudere dove vive Morandi.
Proprio tramite la ‘Cnn’, quest’ultimo ha chiesto di poter restare sull’isola: “Sono pronto a fare tutto il possibile per rimanere qui, anche se ciò significa che dovranno trascinarmi via. Non saprei dove altro andare a vivere, né cosa fare. Questa è la mia vita”.
Morandi ha raccontato: “Io sono arrivato qua nel 1989 e sono diventato il custode dell’isola. Non volevo veder nessuno, per molti anni. La mia scelta è stata quella di vivere a contatto diretto con la natura e ricominciare in un modo diverso quella che per me dovrebbe essere la vita”.
E poi: “Sono arrivato qua casualmente, senza neanche sapere dell’esistenza di Budelli. Il custode che c’era prima se n’è andato dopo 2 giorni, è stato un colpo di fortuna. Ho preso il suo posto. Non c’è nessuno, la bellezza è dove non esiste l’uomo“.
Presentando la sua dimora, Morandi ha poi spiegato: “Qua non arriva la linea elettrica, perciò ho impiantato dei pannelli fotovoltaici. L’acqua è quella piovana. Io qua non consumo nulla. Di inverno qua non viene nessuno. Leggo moltissimo, una media di 30-40 libri ogni inverno. Ho moltissimi amici e sono i miei libri, che non ti tradiscono mai”.
Ancora Morandi: “L’isola la conosco a memoria. Sono diventato un po’ un botanico. La Spiaggia Rosa è incontaminata. E ora non è nemmeno più tanto rosa. Fino al 1994 venivano 3000 persone al giorno, tutti si portavano via la sabbia, chi volontariamente chi involontariamente. Ci sono voluti 20 anni per distruggere quello che la Natura ha fatto in 10 mila anni”.
Poi ha concluso: “Io non sono più quell’eremita che ero nei primi anni. Io avevo messo anche due cancelli, in modo tale che nessuno potesse entrare. Non volevo parlare con nessuno. Poi mi sono reso conto che godevo solo io di questa bellezza e mi sono sentito molto egoista. In 29 anni non mi sono mai ammalato, nemmeno un raffreddore in inverno. Credo di restarci fino a che la possibilità fisica me lo permetta. Sono molto sereno e tranquillo e vivo bene anche da solo. Io amo Budelli e sembra quasi che Budelli ami me”.
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