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Biennale di Venezia: gli appuntamenti da non perdere

Dall'omaggio a Calvino al Padiglione Italiano, fino alla retrospettiva dedicata a Gorky, ecco cosa non potete perdere nei mesi della kermesse

Le opere imperdibili alla Biennale 2019

L’11 maggio ha aperto i battenti la 58esima edizione della Biennale di Venezia, un appuntamento che quest’anno promette un programma ricco e variegato come non mai.

Il tema della kermesse, quest’anno curata da Rudolph Rugoff, già direttore della Hayward Gallery di Londra, è “May You Live In Interesting Times”. Le opere dei 79 artisti internazionali coinvolti, quindi, cercheranno di raccontare la nostra società in modo originale e disincantato. Sono moltissime le proposte tra cui i visitatori sono chiamati a districarsi: ma quali sono le opere imperdibili della Biennale 2019?

Merita senz’altro una visita il Padiglione Italia, che quest’anno omaggia Italo Calvino e un suo saggio del 1962 dedicato al tema del “labirinto”. Il percorso espositivo sarà quindi caratterizzato da una serie di corridoi e porte, in cui il visitatore è chiamato a interagire liberamente. A San Servolo apre invece “il bivacco Messner”, che prevede un record di 7 installazioni in uno spazio di 7 metri quadrati. Il bivacco rappresenta la vocazione di luogo aperto e transfrontaliero che caratterizza l’Alto Adige/Südtirol, quale terra di passaggio e scambio, ma anche di accoglienza, a cavallo e a superamento dei confini.

Nei giardini Napoleonici vi consigliamo di fare un salto nel padiglione della Gran Bretagna, in cui troneggiano le installazioni di Cathy Wilkes. La Germania, invece, punta tutto su Natascha Süder Happelmann, artista che mette da sempre al centro delle sue opere il concetto di identità. La Francia, infine, sarà rappresentata da Laure Prouvost vincitrice del Max Mara Art Prize for Women nel 2011 e del prestigioso Turner Prize nel 2013.

Piuttosto interessante anche la retrospettiva che la Fondazione Prada ha dedicato a Jannis Kounellis: nelle stanze di Cà Corner saranno ospitati oltre sessanta lavori, dal 1959 al 2015. Sarà invece divisa in due luoghi la mostra dedicata  all’artista polacco Roman Opalka a cura di Chiara Bertola: le opere saranno esposte negli spazi della galleria BUILDING di Milano della Fondazione Querini Stampalia di Venezia. La Galleria Ca’ Pesaro, infine, dedica i propri spazi alla prima personale italiana di uno dei personaggi più emblematici dello scorso secolo, Arshile Gorky. Per l’occasione, giungeranno a Venezia 80 tele dai più importanti musei del mondo.

Insomma, se siete di passaggio a Venezia, avrete davvero l’imbarazzo della scelta.