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Biella tra storia e leggenda: dalle Masche all'Om Salvej

Il progetto "Biella tra storia e leggenda" ha l'obiettivo di recuperare le antiche tradizioni e leggende locali, dalle Masche all'Om Salvej

Biella

In Piemonte c’è una città sospesa tra storia e leggenda, tanto da diventare anche un progetto scolastico: si tratta di Biella.

Cos’è il progetto “Biella tra storia e leggenda”

Il progetto “Biella tra storia e leggenda” coinvolge una rete di istituti scolastici, istituzioni e associazioni e prevede diverse attività laboratoriali offerte alle scuole aderenti e varie iniziative di formazione per docenti e genitori, incentrate sulle leggende locali.

Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni, ma anche i docenti e i genitori, alla cultura locale, recuperando quella che un tempo era la trasmissione orale delle tradizioni, delle leggende e dei personaggi. Tra queste spiccano le leggende sulle Masche e sull’Om Salvej.

Biella e le leggendarie Masche

La Masca è una strega del folclore piemontese. Stando alla leggenda, le Masche sarebbero capaci di trasformarsi in gatti, ma anche in pecore, come si evince dalle tradizioni della Val Stura, in base alla quale esse seguivano i viandanti per poi sparire nel nulla.

Generalmente le Masche sono donne apparentemente normali, dotate però di facoltà sovrannaturali che vengono tramandate da madre in figlia o da nonna in nipote oppure per lascito volontario a un’altra donna giovane. Secondo la tradizione, questi poteri includono l’immortalità ma non l’eterna giovinezza o la salute. Ciò le rende vulnerabili e soggette alla malattia e all’invecchiamento. Tra i loro poteri c’è anche quello della bilocazione e, come detto, della trasformazione in animali (ma anche in vegetali o oggetti).

L’attività delle masche è quasi esclusivamente notturna. Hanno un’indole dispettosa e vendicativa, ma raramente malvagia. Gli agricoltori e i montanari erano soliti attribuire alle Masche la responsabilità di avvenimenti negativi o inspiegabili, detti Mascherie. Le donne accusate di essere Masche, pertanto, venivano perseguitate e spesso processate e condannate al rogo dal tribunale dell’Inquisizione.

Biella e la leggenda dell’Om Salvej

Un’altra leggenda biellese racconta che, molti anni fa, all’interno di una caverna viveva un uomo selvaggio, che Om Salvej. Nessuno sapeva da dove arrivasse l’uomo, che era solito nutrirsi di ciò che riusciva a rimediare nel bosco e coprirsi di pelli di montone. L’”Om Salvej’ non parlava con nessuno e, solo raramente, raggiungeva il centro abitato, dove gli veniva offerto da bere e da mangiare.