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Bergamo, Peschiera del Garda e Palmanova candidate a Patrimonio dell'Umanità

Le fortificazioni veneziane diffuse in Veneto, Lombardia e Friuli candidate al World Heritage dell'Unesco

Palmanova piccolo

Continua la corsa dell’Italia alla conquista degli Unesco World Heritage, i riconoscimenti dell’organizzazione delle Nazioni Unite che eleggono, dopo una scrupolosa e severa selezione, i Patrimoni dell’umanità, i siti di eccezionale importanza sia dal punto di vista naturalistico che culturale. L’Italia, grazie al proprio patrimonio sterminato di bellezze, che lascia turisti senza fiato e riempie d’orgoglio il cuore degli abitanti della Penisola, mantiene il primato nella classifica, a una sola lunghezza di vantaggio dalla Cina. 51 sono i siti riconosciuti dalle commissioni che si sono susseguite negli anni come beni meravigliosi, dotati di peculiarità tali da essere eletti a luoghi degni di memoria e ammirazione.

A questa folta lista, tra non poco, potrebbero aggiungersi anche Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda e le loro fortificazioni edificate dai veneziani che rappresentano una rarità architettonica di grande pregio, degna di riconoscimento. Il primo step è stato superato da poco, grazie al beneplacito dell’Icomos, l’ente che valuta i progetti candidati come delegato delle Nazioni Unite. Le speranze adesso sono proiettate verso luglio, quasi fosse un vero e proprio esame di maturità, il comitato per il World Heritage, infatti, esaminerà la richiesta durante l’Assemblea Generale dell’Unesco che si terrà in piena estate in Polonia.

peschiera piccolo

Le fortificazioni della Serenissima, che ha dettato legge nel Mediterraneo per interi decenni, non riguardano soltanto luoghi italiani, ma anche alcuni antichi possedimenti veneziani della penisola balcanica, che portano ancora testimonianza, nei rimasugli della lingua e negli edifici che insistono lì dove in passato hanno dominato  mercanti e guerrieri della laguna, della vecchia gloria di Venezia. Anche Cattaro, Zara e Sebenico, oggi situate in Montenegro e Croazia, sono candidate assieme alle città italiane oggi situate in Lombardia, Veneto e Friuli. L’estensione della Serenissima, nel periodo di massimo splendore che va dal XV al XVII secolo, arrivò ad abbracciare buona parte del Veneto e della Lombardia lasciando in eredità a Brescia, Bergamo Verona e Padova testimonianza della propria potenza inserite nel circuito di pregio che era conosciuto come golfo di Venezia.

Oggi si punta a unire nuovamente quelle città che sperano nel buon esito della candidatura e che abbracciano ben tre Stati bagnati dal mar Adriatico si sono già organizzati con un accordo ufficiale per gestire ufficialmente la pregevole testimonianza del passato, degna del riconoscimento mondiale.