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Allarme castagni in Italia: stanno seccando, a rischio i marroni

Dopo le frane che hanno devastato le zone alluvionate della Toscana, i castagni del Mugello stanno seccando: a rischio la stagione dei marroni

L’inizio di ottobre segna in tutta Italia l’inizio della stagione del marrone: tra eventi, sagre e venditori di caldarroste che fanno la loro comparsa per le strade di paesi e città, castagne e marroni sono tradizionalmente il simbolo di questa prima, tiepida porzione d’autunno.

I violenti eventi alluvionali che hanno colpito Toscana ed Emilia Romagna nel maggio del 2022, però, stanno mettendo a rischio la raccolta nel Mugello, una delle zone più proficue in Italia per la produzione di castagne e marroni. I castagneti, denunciano i Sindaci dei Comuni colpiti dalle frane, stanno seccando, e i castagni del Mugello non stanno producendo i loro frutti.

Raccolta dei Marroni a rischio: l’allarme in Toscana

Durante l’ultima seduta della commissione per la tutela, la valorizzazione delle Aree interne della Regione Toscana, il 2 ottobre 2023, sono stati ascoltati i Sindaci dei Comuni dell’Alto Mugello colpiti dagli eventi alluvionali dello scorso maggio.

La situazione dei territori colpiti dall’alluvione e dal più recente sciame sismico che ha interessato i territori di Toscana ed Emilia Romagna è ancora preoccupante: come afferma il Sindaco Marradi Tommaso Triberti, riportato da ‘Toscana Media News’, la situazione “sta fiaccando la resistenza del nostro territorio”.

Il nostro castagneto è sparito”, spiega Triberti, “ma ora il problema si sta estendo: i castagni non sono produttivi, stanno seccando”. Stessa situazione a Palazzuolo sul Senio: “Ora anche da noi i castagni stanno seccando”, dice il Sindaco Gian Piero Moschetti, “Non sappiamo perché, ma qualcosa sta succedendo”.

Non bastavano le estati siccitose e gli attacchi del pericoloso cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus), che nel 2021 aveva fatto scattare l’allarme per i castagneti di mezza Italia, inclusi quelli toscani. Le frane provocate dagli eventi alluvionali del maggio 2022, con il conseguente grave dissesto idrogeologico che ha interessato interi versanti, hanno devastato la tenuta degli storici castagneti del Mugello.

Perché i castagni del Mugello stanno seccando?

Il prezioso prodotto dell’Appennino, nelle zone del Mugello più fortemente colpite dagli eventi estremi della primavera, è in pericolo. La conferma arriva da Elvio Bellini, già docente alla facoltà di Agraria dell’Università di Firenze e presidente dell’Associazione Centro Studi e Documentazione sul Castagno di Marradi, uno dei massimi esperti di castanicoltura a livello internazionale.

“Ho visto con i miei occhi i gravi danni causati dalle frane: sono spariti interi castagneti”, spiega Bellini a ‘La Nazione’. “Il castagneto coltivato in montagna è più fragile di un bosco”, prosegue l’esperto, “gli alberi sono più radi, e mentre in passato i terreni erano più curati dagli agricoltori, con fossette per la regimazione delle acque, ora non più”.

L’abbandono delle terre coltivate fa sentire i suoi drammatici effetti anche sui castagni, e il trend non accenna a diminuire: “I castagneti marginali saranno abbandonati”, spiega il professore, “e stimo in quasi un 20% le aree che hanno subito danni”. Aree che potrebbero essere abbandonate definitivamente.

Ma cosa è successo ai castagni del Mugello? Perché hanno smesso di produrre? “Gli smottamenti hanno causato il distacco dell’apparato radicale dal terreno”, spiega Bellini, “e non essendo mai piovuto, le radici si sono seccate”.

Il prossimo anno, secondo il professore, le drammatiche conseguenze di questo fenomeno saranno ancora più evidenti. Per quanto riguarda il raccolto di quest’anno, uno dei problemi più gravi riguarda l’accessibilità dei castagneti che sono ancora produttivi: molte delle strade di accesso sono state devastate dalle frane, e non esistono più.