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Alfabeto 2020: le parole che hanno segnato l'anno in Italia

Da Covid a Smart Working, passando per Maradona, Proietti, Vaccino e Dpcm: le parole che hanno lasciato il segno in Italia nel corso del 2020

Volge al termine il 2020, un anno che passerà alla storia per la pandemia che ha colpito il mondo intero. Il Covid-19 ha caratterizzato gli ultimi 12 mesi, portando gli italiani a utilizzare vocaboli legati al Coronavirus.

DiRE, l’Agenzia di Stampa Nazionale, ha raccolto le parole più utilizzate in Italia nel corso del 2020: ecco i vocaboli che più di altri hanno lasciato il segno.

Le parole più usate in Italia nel 2020

Una delle parole più utilizzate dagli italiani nel 2020 è stata Autocertificazione. Un termine con cui i cittadini hanno dovuto familiarizzare ben presto per poter uscire di casa senza incorrere in multe. Tra le più gettonate c’è anche Biden, l’uomo che battuto Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, diventando il 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Nella lista delle parole che hanno lasciato il segno in Italia nel corso dell’anno non può mancare Covid. Sul sito del Ministero della Salute, si legge questa definizione: “La sindrome respiratoria acuta grave coronavirus-2 (SARS-CoV-2) è il nome dato al nuovo coronavirus del 2019. Covid-19 è il nome dato alla malattia associata al virus”.

Dpcm è la sigla che indica il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Da marzo, mese in cui il Presidente Giuseppe Conte ha diramato il primo, si sono susseguiti tanti Dpcm che di volta in volta hanno cambiato le abitudini degli italiani alle prese con la pandemia.

Tra le parole che hanno segnato il 2020 c’è anche il nome di Enrico Montesano, attore romano tornato alla ribalta per alcune dichiarazioni da negazionista. Molto utilizzato anche il nome di Giulio Regeni, in un momento in cui la procura di Roma è riuscita a ricostruire gli ultimi giorni del ricercatore barbaramente torturato e seviziato.

Legati al Covid anche termini diventati ormai di uso comune come Lockdown, Quarantena, Tamponi, Vaccino, Negazionisti e Smart Working, definita testualmente sul sito ufficiale del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali come “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro”.

Molto utilizzato anche il termine Runner, così come Zaia, il Presidente della Regione Veneto, rieletto governatore con il 76% dei voti. Il 2020 verrà ricordato anche per la scomparsa di tanti personaggi famosi che entrano nella lista dei termini più utilizzati dagli italiani: su tutti Diego Armando Maradona, al quale Napoli ha intitolato l’ormai ex Stadio San Paolo, e Gigi Proietti, indimenticato attore romano che si è spento all’età di 80 anni.