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Alberi abbattuti per la pista da bob a Cortina: la protesta

Cortina, alberi abbattuti per dare spazio alla nuova pista da bob in vista delle Olimpiadi Invernali: la protesta a suon di musica di Mario Brunello

Proteste a Cortina

A Cortina d’Ampezzo, in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026, è stata abbattuta una foresta per fare posto alla pista da bob: una decisione accolta con grande disappunto dal musicista Mario Brunello che si è recato nel posto dove sono stati tagliati gli alberi per protestare a suon di musica.

Quello realizzato da Brunello è un vero e proprio requiem per una foresta che non c’è più: ha impugnato il suo violino e ha iniziato a suonare per “dare voce agli alberi nel momento del congedo” mentre veniva abbattuto il lariceto secolare di Fiames che si trova ai piedi del Col Druscé.

Cortina, alberi abbattuti: la protesta a suon di musica

Un gesto simbolico molto forte da parte del maestro che ha impugnato il suo violino, spiegando: “È fatto di acero e di abete alberi nati oltre 700 anni fa, tagliati duecento anni dopo, usati solo nel Seicento per farli continuare a cantare e a viaggiare sulla terra – le parole di Mario Brunello riportate da ‘La Repubblica’ – oggi giganti secolari vengono invece abbattuti qui per niente: per fare posto a una improbabile nuova pista da bob, imposta solo da passeggeri interessi politici ed economici”.

E ancora: “Io sono sulle Dolomiti per dare un’ultima voce a chi non ce l’ha: gli alberi non possono chiedere pietà e noi non li ascoltiamo, nemmeno adesso che avremmo disperatamente bisogno di loro. Oggi viene oltrepassato un confine e sulle Alpi cade una barriera estrema. Le nostre parole ormai non contano, c’è bisogno di musica, la voce degli alberi che esce dal legno per aiutarci a pensare”.

Il musicista ha anche dichiarato “Questa foresta viene tagliata contro ogni evidente ragionevolezza, mentre le sue montagne agonizzano prive di neve, di acqua e di freddo, a pochi chilometri dalla pianura più inquinata d’Europa, su un pianeta prossimo a non essere più compatibile con la vita umana. Non mi aspetto nulla, ma voglio farmi portavoce di una naturale richiesta d’ascolto”.

Le polemiche per la pista da bob

Il requiem di Brunello è avvenuto dopo un concerto a Lisbona: il musicista era rientrato dl Portogallo e prima di ripartire, all’alba, ha raggiunto Cortina d’Ampezzo e il bosco che lascia spazio alla pista di bob per i Giochi Invernali del 2026: un modo per ringraziare le piante e dare loro un ultimo saluto.

Sono oltre cento le piante tagliate in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina per dare vita al nuovo Sliding Center di bob, slittino e skeleton che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi. A lungo, infatti, si è discusso sulla possibilità di far svolgere le gare di bob all’estero e su una pista già esistente, visto che non ce n’era una adatta nel territorio ampezzano dove invece è presente una delle migliori stazioni sciistiche d’Europa secondo il Best Ski Resorts del 2023.

Dopo mesi di polemiche e proteste, l’ultima andata in scena il 19 febbraio del 2024 a Ronco (nella foto in copertina i manifestanti che protestano) alla fine ha vinto il “partito” che promuoveva la costruzione di una pista ex novo: a farne le spese sono le piante della foresta abbattuta a Cortina d’Ampezzo, una delle mete preferite d’Italia per le vacanze sulla neve. L’intero tracciato dovrebbe costare 124 milioni di euro, compresi gli edifici accessori.