"Addio maschio italiano": l'affondo del Telegraph
Una giornalista del quotidiano Telegraph ha pubblicato un pezzo riguardo un nuovo stereotipo di maschio italiano che ora sarebbe pigro e femminista
Sta facendo molto discutere un articolo pubblicato da una giornalista del Telegraph, Petronella Wyatt che descrive la figura del “maschio italiano”. Sul pezzo la giornalista racconta lo stereotipo del nuovo uomo italiano che sarebbe molto più pigro e femminista e ben distante da figure maschili famose e importanti come Cicerone e Tacito.
L’articolo del Telegraph sul maschio italiano
Fondato nel 1855, il Telegraph è uno dei quotidiani più famosi del Regno Unito e ha sia una versione cartacea sia una versione digitale. Tra i suoi articoli pubblicati si possono leggere spesso notizie di attualità ma soprattutto di cultura riguardo l’Italia. In passato in diversi articoli online si elogiava il nostro paese come meta perfetta per le vacanze suggerendo anche località meno famose e blasonate ma altrettanto interessanti.
In questi giorni il giornale è tornato oggetto di discussioni in Italia per un particolare articolo pubblicato dalla giornalista Petronella Wyatt. Il pezzo in questione non parla delle vicende attuali del nostro paese, né consiglia destinazioni per qualche viaggio o elogia la nostra cucina ma tratta la figura del maschio italiano. L’articolo si intitola: “Forget Tacitus and Cicero, modern Italian men just want to be lazy” che tradotto significa “Dimenticate Tacito o Cicerone, gli uomini italiani ora vogliono solo essere pigri.”
L’articolo della Wyatt comincia portando dei dati ovvero che ora “l’80% degli uomini italiani ora si definisce femminista” anche se non si sa con precisione da dove abbiamo preso questo numero. Come dice il titolo e poi viene argomentato nel pezzo bisogna dimenticarsi di figure dell’antica Roma come Tacito e Cicerone, dato che l’uomo italiano di ora è più vicino ai barbari invasori come i Goti e i Franchi. Fin dall’antichità, infatti, a eccezione della Toscana rinascimentale, secondo la giornalista l’Italia non è mai riuscita a distinguersi davvero.
Rimpiange poi l’italiano descritto nella “Dolce Vita” e in particolare quello raccontato da Marcello Mastroianni. Si legge nel suo articolo: “Un italiano senza amore è un po’ come Atene senza il Partenone.” C’è una caratteristica che si trova nell’uomo italiano attuale ovvero la pigrizia. Secondo la giornalista, però, è qualcosa che si può rintracciare sin dall’antichità basta pensare al condottiero Fabio Massimino, che era responsabile delle forze romane durante la seconda guerra punica ma è passato alla storia come l’uomo che non è mai stato sul campo di battaglia.
Chi è la giornalista Petronella Wyatt
Nata a Londra nel 1968, Petronella Aspasia Wyatt, nota anche come “Petsy”, è una giornalista e scrittrice britannica. La sua carriera nel giornalismo inizia negli anni Novanta quando è stata prima una giornalista tirocinante e poi un editorialista per il Sunday Telegraph che all’epoca era una versione speciale del Daily Telegraph che usciva solo la domenica. In seguito, la Wyatt ha lavorato per la rivista The Spectator, dove ha svolto anche il ruolo di vicedirettore. Oltre che per i suoi articoli, però, Petronella Wyatt è divenuta famosa per una vicenda personale, ovvero aver avuto una relazione con l’ex primo ministro inglese Boris Johnson.
La storia si dice sia durata per ben quattro anni dal 2000 al 2004 e all’epoca Johnson era non solo direttore del settimanale Spectator ma figura già attiva nel Partito Conservatore. In quegli anni, però, era anche sposato con la sua seconda moglie Marina Wheeler. La storia è apparsa su tutti i giornali perché all’epoca Johnson aveva negato questa relazione extraconiugale ma una volta che la cosa era emersa il partito lo aveva messo in secondo piano. Purtroppo, durante la loro relazione la Wyatt era rimasta incinta ma a causa delle diverse vicende aveva perso il bambino.
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