A Castro il probabile approdo di Enea: cosa è stato scoperto
Come raccontato da Virgilio, Enea potrebbe essere approdato in Italia lungo la costa del Salento in Puglia, più precisamente a Castro: la scoperta
Castro, località in provincia di Lecce, in Puglia, potrebbe essere il luogo dove approdò in Italia Enea, come narrato da Virgilio. La scoperta porta la “firma” del professore emerito di Unisalento Francesco D’Andria e dei suoi collaboratori.
La straordinaria scoperta archeologica a Castro
Lo stesso professore Francesco D’Andria ha dichiarato a ‘La Repubblica’: “Siamo ancora agli inizi perché abbiamo iniziato solo nel 2000 con un primo lotto in cui sono stati rinvenuti elementi di un santuario, con l’altare e la grande statua dedicata a Minerva”.
Il “tesoro” più grande, cioè i resti del tempio di Atena, potrebbe trovarsi in una zona agricola privata di circa 300 metri quadrati che potrebbe essere presto acquisita alla causa. Su questo terreno sono state effettuate le prospezioni geofisiche da parte dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr, che lascerebbero pensare a una grande piattaforma di blocchi sotterrata. D’Andria ha detto a tal proposito: “Abbiamo tre obiettivi: individuare il tempio vero e proprio, ampliare l’area archeologica e arrivare a un restauro di consolidamento”.
Il professore ha spiegato così la riscoperta di Castro come una delle “capitali” del mondo antico: “Athenaion era chiamata. Castro, cioè castello o cinta fortificata, è il nome romano. Per i geografi Castro si trova all’ingresso del Mar Adriatico, nel punto in cui il canale si restringe. Nei giorni di cielo terso si vedono le isole albanesi e Corfù. Il luogo è strategico per la navigazione e per il controllo della porta dell’Adriatico. La sintesi si raggiunge e si manifesta con la scelta di far diventare questo luogo un centro religioso”.
Lo stesso Francesco D’Andria ha raccontato come è finita l’”età dell’oro” dell’antica Castro: “Con Annibale che manda tribù di Numidi e Mauri a distruggere tutto, incluso il santuario. Nel 214 A.C. perde la sua funzione religiosa e diventa fortificazione, con i Romani che ritrovano i luoghi sacri, li sconsacrano e seppelliscono tutto. Inclusi fregi bellissimi che stiamo recuperando, con foglie e motivi naturalistici che sembrano frutto degli scalpellini che diedero vita al Barocco leccese”.
Perché Castro potrebbe essere l’approdo in Italia di Enea
Nel corso della sua intervista a ‘La Repubblica’, il professore Francesco D’Andria ha parlato anche di una seconda statua colossale oltre a quella pre-romana di Minerva, alta 3 metri, già individuata. I frammenti suggeriscono che potrebbe trattarsi di una divinità che indossa un elmo frigio, cioè di una statua troiana.
Il professore ha spiegato: “In questo modo si rafforzerebbe la tradizione, già solida, più affascinante: che Athenaion, poi Castrum Minervae sia il luogo dell’approdo in Italia di Enea, così come narrato da Virgilio. Un porto dominato da un alto promontorio con un maestoso tempio sulla sommità consacrato alla dea Minerva. Direi proprio che ci siamo”.
Dove si trova Castro
La città di Castro, che conta oggi poco più di 2mila residenti, si trova lungo la costa orientale della penisola salentina, in Puglia. Il comune è formato dall’abitato principale di origine medievale, collocato su un promontorio a 98 metri sul livello del mare, e dalla parte bassa di Castro Marina, costruita attorno al porto.
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