5 animali pericolosi a cui fare attenzione
Gli animali più pericolosi che popolano mari e campagne del nostro Paese provengono da Cina e tropici
Negli ultimi anni il nostro Paese ha visto crescere un fenomeno preoccupante, stiamo parlando dell’arrivo e della proliferazione di alcuni animali pericolosi che si sono stabiliti nei nostri mari e nelle nostre campagne.
In particolare sono 5 gli animali più pericolosi e diffusi nelle regioni del nostro paese e, i nostri mari sono una delle zone più ricche di insidie e pericoli per gli ignari bagnanti di ogni età.
Il pesce palla ha recentemente allarmato le autorità al punto tale che l’Arpat Toscana ha lanciato un appello a tutti i cittadini che, nel caso dovessero avvistare o catturare un pesce di questo tipo, devono fotografarlo e conservarlo congelato lontano da altri pesci.
Inoltre, è importante segnalarlo all’indirizzo email creato appositamente per l’occorrenza in modo da aiutare le autorità ad agire tempestivamente. Questo appello è arrivato dopo che sono stati catturati 2 esemplari a distanza di un mese circa.
Per la precisione un pesce palla maculato di 4 Kg è stato catturato il 9 giugno a Montebello Jonico nella provincia di Reggio Calabria, mentre l’11 maggio era capitato a un pescatore di San Vincenzo (in provincia di Livorno) di ritrovarne un esemplare impigliato fra le sue reti.
Il motivo di questa preoccupazione è legata al fatto che si tratta di un pesce potenzialmente letale se consumato, ed è per questo nel nostro Paese la commercializzazione è stata vietata a partire dal 1992.
Se però questa tipologia di pesce è pericolosa solo quando ingerito, negli ultimi anni i nostri mari si sono popolati di un altro animale molto più pericoloso perché può essere letale anche con un semplice tocco. Stiamo parlando della cubomedusa che è estremamente velenosa, causa fortissimi shock e spesso coinvolge sub durante le escursioni subacquee.
Il pericolo di questo animale che sta invadendo le nostre coste è confermato dal fatto che nel 2015 sono state catturate ben 20 cubomeduse in un solo metro quadrato d’acqua e, alcuni bambini sono stati punti da quella che viene riconosciuta come una delle creature più velenose al mondo senza per fortuna senza andare incontro a gravi conseguenze.
L’avvenimento è accaduto a Roseto degli Abruzzi (per la precisione tra la Riserva Naturale del Borsacchio e la zona del pontile) un comune costiero in provincia di Teramo che nel suo mare trova una risorsa di estrema importanza.
Non sono comunque da escludere eventi simili per il 2016, che potrebbero allargarsi anche alle altre spiagge del nostro Paese. Infine, un evento più recente ma altrettanto preoccupante è quello accaduto a Pineto, sempre in provincia di Teramo.
Nelle acque basse del paese dove spesso fanno il bagno molti bambini è stato avvistato un Trigone e Renato Di Marco, un medico aquilano, ha condiviso su Facebook una foto scattata personalmente per documentare l’esemplare che nuota indisturbato sfiorando il fondale.
L’allarme è subito scattato perché il pesce, simile a una razza che può raggiungere anche i 3 metri di lunghezza, è dotato di un aculeo velenoso che può portare, se non curato, anche a necrosi attorno alla zona della puntura.
Fuori dall’acqua la situazione non è certo più tranquilla, infatti gli esperti hanno già lanciato l’allarme per la diffusione della Vespa Velutina. Conosciuta da molti come calabrone killer, rischia di diventare un problema durante questa estate perché sta proliferando molto rapidamente e il 5% degli italiani ne è allergico.
Già nel 2015 una coppia di anziani nella zona di Vercelli era stata attaccata da uno sciame del pericoloso insetto mentre erano alla ricerca di funghi. L’uomo di 87 anni è deceduto a causa delle troppe punture subite mentre la moglie se l’è cavata con qualche giorno di ospedale.
Si tratta comunque di un animale aggressivo, originario della Cina, arrivato nel nostro Paese dalla Francia diffondendosi inizialmente nelle regioni del Nord Ovest. Senza predatori naturali questo animale potenzialmente letale minaccia l’uomo oltre che la biodiversità visto che si nutre delle larve di api.
In ogni caso ci sono anche animali che sono presenti ormai da molto tempo nel nostro Paese e a cui ci siamo abituati, che possono essere pericolosi come per esempio le cosiddette zanzare killer.
Infatti, oltre a essere estremamente fastidiose, con le loro punture possono trasportare malattie anche piuttosto gravi che nel nostro paese non sono presenti. Un esempio è il virus del Nilo che la provincia di Lodi ha conosciuto per ben 2 volte nel 2015 dopo che si è verificato un duplice caso di infezione.
Gli interessati si sono presentati all’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano con febbre alta e vistosi segni di stato confusionale, ma per fortuna i medici sono intervenuti tempestivamente e hanno risolto l’emergenza.
Sono i cambiamenti climatici che stanno spingendo animali esotici a diffondersi sempre più nel nostro Paese e il fenomeno sembra essere inevitabile. Ascoltando le parole degli esperti, prepararsi a convivere con animali aggressivi e pericolosi potrebbe essere la soluzione migliore, soprattutto per evitare un proliferarsi degli attacchi che rischiano di diventare anche mortali.
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