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Ville di Berlusconi in perdita: il motivo e le offerte d'acquisto

La società immobiliare che controlla alcune delle ville che furono di proprietà di Silvio Berlusconi ha chiuso in perdita il bilancio del 2023

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Le ville che furono di proprietà di Silvio Berlusconi sono in perdita: la società che possiede alcuni degli immobili dell’ex Presidente del Consiglio, Immobiliare Idra, ha chiuso il 2023 con un passivo di 9,5 milioni di euro.

In perdita le ville di Berlusconi

I motivi che hanno portato al passivo sono riconducibili a rettifiche di valore operate al fine di allineare i valori di carico di alcuni immobili presenti all’interno della società. L’Immobiliare Idra detiene diverse ville della famiglia Berlusconi come Arcore, Macherio e Villa Certosa in Sardegna.

In un documento depositato da Immobiliare Idra e riportato dal ‘Corriere della Sera’, si legge: “Il risultato di esercizio è in gran parte riconducibile a rettifiche di valore di natura non ricorrente per 125,6 milioni di euro, operate per allineare i valori di carico di alcuni immobili alle indicazioni di valore ricevute da esperti del settore immobiliare e/o alle offerte di acquisto pervenute alla società”.

Il valore di bilancio del patrimonio immobiliare si sarebbe così ridotto da 412 milioni a 287 milioni di euro. Delle principali proprietà, al momento solo Villa Certosa è in vendita: una perizia del 2021 ha valutato in 259 milioni di euro il valore di mercato della splendida proprietà di Porto Rotondo, in Sardegna.

La villa di Arcore non è in vendita, mentre quella di Macherio è stata venduta a Barbara Berlusconi, una delle figlie dell’ex Premier presente nella classifica delle donne più ricche d’Italia del 2024 secondo Forbes, insieme alla sorella Eleonora e alla primogenita del Cavaliere, Marina.

La stessa Marina ha invece acquistato Villa Campari sul Lago Maggiore che era fuori dal perimetro della Idra e faceva capo direttamente a Silvio Berlusconi. Il bilancio del 2023 dovrebbe essere l’ultimo di Immobiliare Idra nell’attuale configurazione “distaccata” da Fininvest: la società, infatti, stando alle indiscrezioni circolate all’inizio dell’anno e riportate da ‘Ansa’ dovrebbe finire sotto il controllo di Fininvest Real Estate.

Il futuro delle proprietà del Cavaliere

L’obiettivo principale dell’operazione che porta al passaggio di Immobiliare Idra a Fininvest Res, sarebbe quello di poter usufruire delle strutture e competenze della società della holding nella valorizzazione e nella gestione dei vari immobili.

L’accordo sarebbe stato firmato con Dolcedrago, società che controlla Idra e che era al 95,5% di Silvio Berlusconi per poi passare alla comunione dei figli. In base agli accordi trovati tra gli eredi del Cavaliere, Villa San Martino ad Arcore non rientra tra i beni da mettere sul mercato: la proprietà dello storico quartier generale dell’ex Premier rimarrà gestita insieme per poter diventare il punto di riunioni comuni e forse anche la sede di una futura fondazione intitolata proprio a Silvio Berlusconi.

Come detto la villa di Macherio è andata a Barbara Berlusconi, mentre Pier Silvio Berlusconi ha già manifestato la volontà di acquistare Villa Grande a Roma: conosciuta anche con il nome di Villa Zeffirelli, si trova nella zona dell’Appia Antica ed è stata l’ultima abitazione di Silvio Berlusconi nella Capitale.

Durante gli ultimi anni della vita del Cavaliere, Villa Grande ha fatto da quartiere generale del suo partito: il Cavaliere ha incontrato più volte gli alleati del centrodestra nella sua casa romana che nel 2021 ha ospitato diversi incontri a ridosso dell’elezione del Presidente della Repubblica.