Vicenza, spunta quarto angelo bianco: è giallo, caccia all'autore
Si infittisce il mistero sugli "angeli bianchi" comparsi all'improvviso nel vicentino: c'è già un quarto manichino a Brendola e non si sa ancora niente dell'autore
Un manichino bianco è comparso nottetempo davanti all’Incompiuta, la chiesa mai completata a pochi passi dal municipio di Brendola, in provincia di Vicenza.
Il gesto sembra rimandare direttamente al modus operandi dello sconosciuto artista che nei primi mesi del 2022 ha acceso la curiosità del vicentino.
È il quarto manichino bianco che compare all’improvviso lungo le strade della provincia, e il mistero sull’identità e sulle intenzioni dell’anonimo artista sembra non trovare soluzione.
Un manichino all’Incompiuta
Stavolta il manichino bianco è comparso nelle sembianze di un bambino su un’altalena sotto l’arco dell’Incompiuta, la suggestiva cattedrale mai terminata che un tempo i parroci di Brendola vollero dedicare a San Michele Arcangelo.
La struttura, la cui costruzione fu iniziata nel 1931, fu abbandonata ancora incompleta all’inizio della Seconda Guerra Mondiale: torna oggi alla vita grazie all’intervento del misterioso artista degli “angeli”, che ha portato un gran numero di appassionati e curiosi davanti alla Sacra Incompiuta.
“Domenica mattina qua c’erano oltre mille persone per la marcia delle tre fontane”, spiega il sindaco Bruno Beltrame a ‘Repubblica’ – “tutti a fotografare l’altalena, ovviamente”. Le persone del posto parlano della nuova installazione, che si trova sospesa a oltre quattro metri d’altezza sulla strada, come di un “angelo”.
Il quarto manichino è comparso “nella notte tra sabato e domenica”, dice il Sindaco, che ha già messo in campo la polizia municipale nella speranza di scoprire qualcosa sul misterioso gesto.
Le indagini si concentrano sulle targhe: “Una sola persona non può aver fatto un lavoro del genere, e per trasportare tutto quel materiale serve certamente un camioncino” spiega Beltrame.
Anche i sindaci degli altri paesi toccati dagli “angeli bianchi” avevano avviato delle indagini approfondite per risalire all’identità e alle intenzioni dell’anonimo artista, ma senza successo.
Si era impegnato in tal senso anche Paolo Pellizzari, il Sindaco di Arcugnano, quando nella cittadina comparve il primo manichino bianco della serie: le indagini furono serrate ma, ammette Pellizzari “nessuno si è fatto vivo al momento”.
Il mistero degli “angeli bianchi” vicentini
Il mistero è ancora aperto, quindi. E non soltanto ci si chiede chi sia l’artista autore delle installazioni, ma anche quale sia il messaggio delle suggestive opere sospese all’orizzonte della provincia vicentina.
Si fatica a capire cosa voglia dire l’artista, con questi manichini. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi aveva subito ribattezzato l’artista il “Banksy vicentino”, ed aveva previsto senza esitazioni il carattere seriale dell’iniziativa. “Se lo ha fatto due volte c’è da aspettarsene una terza, una quarta…”, disse Sgarbi all’indomani della seconda incursione dell’artista nel quotidiano della provincia.
Era il 13 febbraio 2022 ed era stato appena scoperto nelle acque del Lago di Fimon un manichino bianco, immerso per metà, che riportava scritta sulla schiena la strofa di “Altrove”, una canzone di Morgan.
Il primo “angelo bianco” era comparso soltanto il mese prima, appollaiato su un braccio della croce di ferro che veglia sul paese di Arcugnano. Ne è poi seguito un terzo, come previsto da Sgarbi: un mezzo busto sul belvedere di Brendola, che riportava scritto sulla schiena “Solo con il coraggio di specchiarti in ogni frammento di mondo troverai l’infinito dentro di te”.
Dei quattro manichini, soltanto il primo era “muto”. Nell’ultima installazione, sotto l’altalena, c’è un leggio con scritto: “Due modi per brillare: di luce propria o di luce riflessa da uno specchio”.
Se Sgarbi ha ragione, possiamo aspettarci altri “angeli bianchi”. Intanto, il manichino dell’Incompiuta verrà rimosso perché l’edificio, nonostante sia abbandonato, risulta sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza.
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