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Nel 2021 ben 105 trombe d'aria in Italia: l'allarme

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Tromba d'aria

Dall’inizio del 2021 all’11 settembre, su tutto il territorio italiano, si sono verificate ben 105 trombe d’aria. Il dato è emerso da un’elaborazione di Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) in relazione alla violentissima tromba d’aria che si è abbattuta su Pantelleria il 10 settembre provocando morti, feriti e molti danni.

L’allarme di Coldiretti

La drammatica calamità verificatasi a Pantelleria ha fatto salire il conto degli eventi estremi del 2021, in cui, come sottolineato da Coldiretti, si sono registrati in Italia una media di quasi 6 nubifragi al giorno tra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine.

L’analisi di Coldiretti: “Sono gli effetti del cambiamento climatico, con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia, tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che  si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi e intense e il rapiù/sole al maltempo”.

L’allarme sull’agricoltura della stessa Coldiretti: “A pagare un conto salato è l’agricoltura italiana che, per effetto dei cambiamenti climatici, per gli eventi estremi, ha perso più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali”+

Coldiretti e il precedente allarme sulla frutta

Nei giorni scorsi, sempre Coldiretti aveva lanciato un altro allarme legato al clima “pazzo”, riguardante però la frutta.

In quell’occasione, Coldiretti aveva dichiarato: “Il clima pazzo sconvolge la natura con l’addio in Italia a quasi un frutto su quattro per il crollo di oltre il 27% della produzione nazionale in un 2021 segnato in media da quasi sei eventi estremi al giorno tra siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo che hanno compromesso pesantemente i raccolti”.

Nello specifico, come evidenziato da Coldiretti, l’andamento climatico anomalo “ha prima danneggiato le fioriture e poi i frutti con i raccolti Made in Italy che sono scesi al minimo da inizio secolo”, con il risultato di un “calo che riguarda tutti i prodotti, dalle mele (-12%) alle pere (-69%), dalle susine (-33%) ai kiwi (-29%), dalle albicocche (-37%) alle pesche (-48%) fino alle ciliegie (-20%).