Treni, prezzi dei biglietti triplicati a Natale: tratte più care
I prezzi dei biglietti ferroviari per chi intende spostarsi in treno nei giorni precedenti il Natale sembrano aver raggiunto costi esorbitanti
L’aumento dei prezzi in Italia è una realtà che tutti devono affrontare. In particolare, però, c’è un settore che in questi ultimi tempi sta facendo rilevare una crescita dei costi: quello dei trasporti. In particolare, con l’avvicinarsi delle festività natalizie sta diventando sempre più oneroso viaggiare in treno. Gli aumenti che a volte arrivano fino al triplo delle tariffe standard sembrano aver raggiunto per la fine di questo 2024 livelli mai visti. Una situazione che colpisce soprattutto i lavoratori e gli studenti fuori sede, costretti a rivedere i propri piani se vogliono tornare a casa per le feste.
Rialzi record per i biglietti ferroviari a Natale 2024
Dopo il rialzo della benzina e dei pedaggi autostradali anche il settore ferroviario riporta cospicui aumenti. In particolare, a più di un mese dalle feste gli incrementi si sono fatti sentire su molti biglietti dei treni. Sembra che l’aumento della domanda, dovuto al desiderio di trascorrere le festività con i propri cari, faccia lievitare i prezzi delle tratte più richieste, specialmente quelle che collegano il Nord e il Sud del Paese. Secondo le analisi effettuate da associazioni dei consumatori e da alcune testate nazionali come il Corriere della Sera i rincari per il periodo natalizio 2024 superano ampiamente quelli dell’anno precedente. Già nel periodo festivo 2023, infatti, era stato rilevato +33% per i viaggi in bus e in aereo e +20% per quelli in treno.
Gli aumenti non sono solo un problema economico, ma hanno anche un forte impatto sociale dato che trasformano un normale viaggio in una spesa proibitiva. I rincari, associati alla scarsità di posti disponibili, rischiano di tagliare fuori una parte significativa di popolazione penalizzando chi non può permettersi spese elevate per i trasporti. Molti italiani si trovano così costretti a rinunciare a viaggi di famiglia o dovranno optare per mezzi alternativi, come autobus o carpooling, che però presentano svantaggi in termini di comfort e tempi di percorrenza.
La disponibilità dei biglietti dei treni, inoltre, è sempre più ridotta: chi non ha prenotato con largo anticipo rischia di dover rinunciare al treno o di dover pagare cifre esorbitanti. Stando a delle analisi condotte dal ‘Corriere della Sera’, questa tendenza non riguarda solo Trenitalia ma anche Italo registra incrementi simili. Entrambe le compagnie nelle tratte principali da nord a sud vedono i prezzi alle stelle durante i giorni clou del periodo festivo di dicembre.
Le tratte “peggiori” per gli alti costi
Le tratte più colpite dai rincari sono quelle che servono lavoratori e studenti fuori sede, i quali spesso affrontano lunghe distanze per tornare nelle regioni di origine. Le linee che attraversano la dorsale tirrenica e adriatica sono le più critiche, con punte di prezzo significative per viaggi programmati tra il 19 e il 23 dicembre. Un esempio emblematico è la tratta Milano-Reggio Calabria di venerdì 20 dicembre con Trenitalia, dove il prezzo di un biglietto può arrivare a costare 345 euro con cambio a Roma e 9 ore e 26 minuti di viaggio. Situazioni simili si registrano sulla linea adriatica, come nel caso del Milano-Lecce, sempre con Trenitalia, dove domenica 22 dicembre il costo tocca i 315 euro.
Il ‘Corriere della Sera’ ha fatto una ricerca prendendo in considerazione i costi dei biglietti poco prima del 25 dicembre. Così è emerso che fare Milano-Reggio Calabria con Trenitalia il 23 dicembre costa minimo 168 euro solo andata con cambio a Roma. Milano-Lecce sempre con Trenitalia in quei giorni ha prezzi tra i 168 e 177 euro. Passando a Italo il ‘Corriere’ afferma che Milano-Bari nelle giornate 19-23 dicembre ha un costo minimo di 107 euro, con cifre che crescono avvicinandosi alle date chiave. La tratta Milano-Reggio Calabria, invece, tra il 19 e il 23 dicembre sempre con Italo non viene meno di 132,9 euro.
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