Tree Talker, in Trentino gli alberi sono "parlanti"
In Trentino Alto Adige arrivano i Tree Talker: alberi "parlanti" che mediante un sistema collegato via satellite riesce a fornire informazioni in tempo reale
In Trentino Alto Adige arrivano gli alberi “parlanti”. Si chiamano Tree Talker e rappresentano un misto tra scienza, natura e Internet.
Questi alberi parlanti sono il frutto del duro lavoro svolto dal Centro Ricerca della Fondazione Edmund Mach che sta sperimentando tecnologie innovative, come sensori, torri di rilevamento e satelliti, al fine di analizzare la salute dei boschi e l’impatto sul clima.
La ricerca rientra nel progetto intitolato “Italia Tree Talker Network” nell’ambito del bando dei Prin, i Progetti di ricerca di interesse nazionale. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha visto la nascita del proprio campo base nella Val di Cembra.
Lì sono state alloggiate i sistemi di Tree talker: delle scatole elettroniche collegate a un satellite per mezzo delle quali è possibile immagazzinare tutta una serie di dati, dall’accrescimento del fusto all’umidità del legno, passando per il flusso di linfa. È possibile, inoltre, conoscere l’inclinazione dell’albero, l’oscillazione del fusto e lo spettro della radiazione solare trasmessa attraverso le chiome.
Attraverso i sensori applicati in Trentino, dove è stato catturato di nuovo l’orso M49, si può anche analizzare anche la capacità di reazione degli alberi nei casi di attacchi di natura antropica: tagli del legname non autorizzati e condotti in modo disastroso.
Un sistema di monitoraggio meteorologico montato su una torre, inoltre, consente di verificare in tempo reale l’impatto climatico degli alberi e di leggere anche altri dati di misurazione, come gli scambi di gas ad effetto serra con l’atmosfera, le disposizioni atmosferiche di azoto e l’osservazione della stagionalità attraverso immagini catturate con l’ausilio di una telecamera. Le torri di rilevamento in Trentino Alto Adige sono tre: Val di Cembra, Lavarone e Viote.
Il collegamento satellitare è gestito anche dall’Agenzia Spaziale Italiana che fa parte del progetto. In tutto sono 170 gli alberi “parlanti” impiantati in varie zone della superficie boschiva del Trentino Alto Adige: oltre alla Val di Cembra, l’iniziativa tocca anche Lavarone, Bleggio, Val Canali e Val Lamosa.
L’Italia non è nuova a un’indagine del genere. Nell’autunno del 2018 in Umbria, regione dove a ottobre va in scena l’edizione 2020 di Frantoi Aperti, vennero monitorati 36 alberi trasformati in Tree Talker all’interno dei 146 ettari del bosco di Piegaro, una proprietà della famiglia Margaritelli a Città della Pieve, in provincia di Perugia.
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