Torino sarà per tre mesi capitale italiana della fotografia
Eventi, workshop, mostre e incontri. Tra pellicole e flash, la kermesse Fotografi-a Torino propone il meglio della fotografia internazionale
La città di Torino e l’arte della fotografia stringono un lungo e forte sodalizio che durerà almeno tre mesi e che raggiungerà l’acme durante la Notte bianca della fotografia del 12 maggio. L’evento si dipanerà lungo l’arco di 90 giorni in una serie di iniziative diffuse lungo tutto il perimetro cittadino.
Mostre, workshop, iniziative ed eventi organizzati in parte dal comune guidato dalla sindaca Appendino, in parte da gallerie d’arte e istituti di design faranno della città sormontata dalla Mole antonelliana la capitale italiana dell’ottava arte: quella della fotografia.
Gli eventi, tantissimi, sono stati raggruppati in percorsi: si va da quello dedicato all’architettura e al paesaggio a quello dell’astrazione, dalla fotografia storica ai grandi maestri, senza dimenticare gli scatti realizzati nell’ambito della moda e del costume, gli approfondimenti sul reportage, sullo still life e l’universo femminile.
Ideata e curata dal direttore del MEF, Andrea Busto, la kermesse intende mettere in relazione tutti gli spazi espositivi cittadini costruendo una rete di mostre indipendenti per temi, orari e realizzazioni. Molte mostre si inaugureranno il 3 maggio, ma altre saranno visitabili prima di questa data e altre ancora verranno inaugurate durante i tre mesi di programmazione.
«Abbiamo colto – dice Andrea Busto, direttore del MEF – l’esigenza degli operatori del settore di raddoppiare l’appuntamento di Contemporary Art Torino Piemonte, che si svolge a novembre, e di fare rete col tessuto urbano. Il progetto Fo.To è fatto di mostre, incontri, tavole rotonde, letture di approfondimento e si sviluppa in un arco di tempo lungo per dare la possibilità di viverlo a un pubblico il più vasto possibile e lontano da Torino»
Una mappa dettagliata di tutti i luoghi coinvolti, con le informazioni relative agli indirizzi e orari di apertura e chiusura delle mostre, verrà stampata in oltre 100.000 copie. Si va da spazi storici come il Museo del Cinema, il Museo del Risorgimento, Palazzo Chiablese fino a quelli di più recente apertura, come il Museo Ettore Fico, da quelli più innovativi e sperimentali a quelli più classici e consolidati, dalle fondazioni più note, come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo alla Fondazione Accorsi, dalla Fondazione Merz fino a realtà come la Fondazione 107 di via Sansovino, che si sono insediate nella periferia o nei quartieri più multietnici cittadini per partecipare al processo di riqualificazione attraverso l’azione culturale.
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