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Mister Ok dice stop ai tuffi di Capodanno nel Tevere: il motivo

Niente tuffo nel Tevere nel 2024 per Maurizio Palmulli: ecco perché dopo 35 anni è finito il tradizionale rito di Capodanno di Mister Ok a Roma

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Tuffo di Mister Ok nel Tevere

Da 35 anni il Capodanno di Roma aveva una tradizione ben precisa: il tuffo nel Tevere di Mister Ok, nome d’arte di Maurizio Palmulli. Puntuale, a mezzogiorno, il temerario romano si tuffava per celebrare l’arrivo del nuovo anno.

Capodanno, stop al tradizionale tuffo nel Tevere

Il rito è andato in pensione nel 2024: quest’anno Maurizio Palmulli non se l’è sentita di battezzare il nuovo anno con il suo tradizionale tuffo nel Tevere. Nella mattinata di lunedì 1 gennaio, Mister Ok si è presentato come da tradizione su ponte Cavour in accappatoio, ma dopo alcuni attimi di titubanza e indecisione, ha deciso di rinunciare al suo famoso tuffo.

La scelta di abbandonare la tradizione di Capodanno è causata da un problema fisico alla schiena che gli provoca dolore e gli impedisce di lanciarsi nel fiume. Di recente Palmulli ha riportato due fratture alla colonna vertebrale che gli provocano forti dolori alla schiena: il suo medico è stato molto chiaro in merito al lancio nel Tevere da ponte Cavour, spiegandogli che in caso di tuffo poteva anche restare paralizzato. Ed è così che seppur a malincuore, Mister Ok ha rinunciato al tradizionale tuffo nel fiume di Roma.

A raccontare l’addio al tuffo è stato il diretto interessato, Maurizio Palmulli: “Ho un problema alla schiena – ha spiegato Mister Ok ad Adnkronos – ci ho provato fino all’ultimo ma alla fine la ragione ha prevalso sul cuore. Dopo 35 anni faccio largo ai giovani, vedremo di trovare un sostituto che, insieme ai colleghi, porti avanti questa tradizione romana. Sono pronto ad andare in pensione, mi godrò i miei cinque figlie e gli otto nipoti”.

Chi è Mister Ok

Mister Ok è Maurizio Palmulli che da decenni lavora come bagnino sulle spiagge libere di Ostia e per 35 anni, ogni Capodanno, si è tuffato nel Tevere da ponte Cavour. Il primo tuffo è avvenuto nel 1988 quando Palmulli ha ereditato la tradizione dal primissimo Mister Ok: Rick De Sonnay, un belga che si era trasferito nella Capitale dopo la seconda guerra mondiale.

Come detto Mister Ok anche quest’anno ha provato a lanciarsi da ponte Cavour che collega Piazza del Porto di Ripetta al Lungotevere dei Mellini nel Centro Storico di Roma: ha indossato il suo proverbiale accappatoio ed è stato a un passo dal tuffarsi.

Nella sua mente, però, c’erano le parole del figlio Claudio che gli aveva chiesto di non mettere a repentaglio la propria salute, e quelle del medico che gli aveva spiegato i danni irreparabili di un eventuale tuffo per una persona con i suoi problemi alla schiena.

Alla fine Maurizio Palmulli non si è tuffato e ha spezzato una tradizione che durava 35 anni: la folla accorsa su ponte Cavour per vederlo tuffarsi nel fiume di Roma, ha compreso i motivi della rinuncia, lasciandosi andare a un fragoroso applauso.

Dopo il mancato lancio, il figlio di Mister Ok ha pubblicato una foto su Facebook, scrivendo: “È come se l’avessi fatto, perché ci vuole coraggio a stare lì sopra e rinunciare. Sei l’orgoglio di questa fantastica città, soprattutto il mio. Grazie per avermi ascoltato! Daje pa’, ti si ama”.