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Su una spiaggia della Costa Smeralda trovata un'anfora romana

Su una spiaggia della Costa Smeralda è stata ritrovata un'antica anfora romana: un ritrovamento archeologico prezioso in un luogo unico in Italia

Anfora

Immaginate di essere in vacanza in una delle spiagge più belle d’Italia, di passeggiare ed ecco che la meraviglia raddoppia e non solo per l’incantevole paesaggio ma anche per una scoperta archeologica che trovate davanti ai vostri occhi. Questa è la storia di un gruppo di turisti che nella spiaggia di Porto Paglia ad Arzachena ha scoperto un’antica anfora romana databile tra il 200 e il 400 dC.

A comunicare il ritrovamento è stato proprio il comune di Arzachena che dopo essere stato avvertito dal Consorzio Costo Smeralda del ritrovamento è intervenuto sul posto. Il Comune ha dichiarato di aver coinvolto immediatamente la Soprintendenza, i Carabinieri e la Capitaneria di Porto che sono stati coinvolti nella scoperta.

L’anfora romana scoperta in Costa Smeralda

Un gruppo di turisti nella spiaggia di Porto Paglia nel cuore della Costa Smeralda ha scoperto un reperto archeologico interessantissimo. Datato tra il II e il IV secolo Dopo Cristo, l’anfora è stata ritrovata e gli esperti hanno già dichiarato che veniva utilizzata per trasportare olio.

A raccontare qualche dettaglio è il Consorzio Costa Smeralda che in una dichiarazione riportata da Galluraoggi dice: “Stamattina alcuni bagnanti hanno rinvenuto l’anfora, che serviva per trasportare olio, in riva a Porto Paglia. Sono stati avvisati tutti gli enti: Soprintendenza, Capitaneria di porto, Carabinieri Regione, Comune di Arzachena”.

Questo, invece, l’annuncio su ‘Facebook’: “L’anfora romana, recuperata questa mattina nella spiaggia di Porto Paglia, a Porto Cervo, da una consorziata e dagli operai del Consorzio Costa Smeralda impegnati nella pulizia dell’arenile, è stata trasportata negli uffici della Guardia Costiera di Porto Cervo. Su indicazione della Soprintendenza, il trasporto è stato fatto dal Consorzio e dalla Capitaneria nella massima sicurezza. Secondo la Soprintendenza, l’anfora sarebbe del periodo imperiale, tra il II e il IV secolo D.C, e serviva per conservare l’olio”.

Ad occuparsi del recupero e della messa in sicurezza del reperto sono stati gli operatori del Consorzio che hanno tutelato la scoperta.

L’anfora è realizzata in terracotta, ha una forma affusolata e serviva in passato per trasportare sostanze liquide; in questo caso si ipotizza venisse utilizzata per il trasporto dell’olio. Il ritrovamento è davvero prezioso e i turisti avranno un ricordo unico di questa vacanza: non capita tutti i giorni di scoprire un reperto archeologico!

Alla scoperta della spiaggia di Porto Paglia

L’antica anfora romana è stata trovata da un gruppo di turisti sulla spiaggia della Sardegna conosciuta con il nome di Porto Paglia, nel cuore della Costa Smeralda.

La spiaggia è conosciuta anche con il nome di Poltu Paddha. La spiaggia si è creata attorno al Golfo del Pevero ed è protetta dagli scogli posizionati all’estremità dell’arco. L’acqua è trasparente all’inizio e sempre più azzurra puntando lo sguardo verso l’orizzonte, dove è possibile notare da lontano le isole di Isole di Li Nibani. La sabbia è bianca e granulosa.

Per arrivare alla spiaggia di Porto Paglia è necessario superare il borgo di Porto Cervo. Si prende la strada provinciale 59. La spiaggia di Poltu Paddha si troverà sulla sinistra. Proseguendo per una cinquantina di metri si arriverà dritti alla destinazione.