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Spiagge e grotte sarde depredate dai turisti: la nuova scoperta

Altre due turiste sono state fermate all'aeroporto di Cagliari mentre cercavano di portare via materiali presi dalle spiagge e dalle grotte sarde

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

grotte sarde derubate

Nonostante le regolamentazioni introdotte nel 2017, i furti di sabbia, conchiglie e sassi da alcune località della Sardegna persistono. Purtroppo, ancora una volta, all’aeroporto dei turisti sono stati fermati mentre volevano portare via dei materiali prelevati dai litorali sardi.

Derubate spiagge e grotte della Sardegna: fermati altri due turisti

È stata fermata all’aeroporto sardo di Cagliari-Elmas dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli una turista che stava partendo per Parigi portando con sé nel bagaglio delle stalagmiti. Le stalagmiti provenivano dalla grotta di Su Mannau di Fluminimaggiore, un complesso carsico che si trova nella Sardegna meridionale ed è ricco di formazioni calcaree formatesi più di 500 milioni anni fa.

Una volta fermata e interrogata la turista stessa ha raccontato di aver rimosso le stalagmiti dal pavimento della grotta di Su Mannau di Fluminimaggiore. Oltre alle stalagmiti la donna aveva preso anche altri materiali. Nello specifico aveva con sé 4 conchiglie prese dalla spiaggia di Su Giudeu, che si trova a Chia ed è considerata una delle spiagge più belle dell’isola, e 66 ciottoli di mare presi a Tuerredda, arenile che si estende all’interno di un’insenatura tra Capo Malfatano e Capo Spartivento.

Nel mese di aprile 2024 questo purtroppo non è stato l’unico caso di una persona fermata in aeroporto con materiali presi dalle spiagge sarde. Un’altra donna francese, infatti, è stata fermata all’aeroporto mentre stava per imbarcarsi per un volo per Parigi. La viaggiatrice aveva con sé 118 conchiglie prelevate dalla spiaggia del Poetto, un bellissimo arenile che si trova tra Cagliari e Quartu Sant’Elena nel sud dell’isola.

Per entrambe le turiste sono scattati il sequestro del materiale, le denunce e le sanzioni amministrative.

Altri episodi di furti nelle spiagge della Sardegna

Purtroppo gli episodi di turisti che sottraggono sabbia, conchiglie, ciottoli o altri materiali dalle spiagge della Sardegna è purtroppo molto diffuso. Per far fronte a questa situazione la regione ha emanato la Legge Regionale n.16/2017 in materia di turismo e a tutela dei litorali sardi. Entrata in vigore nel 2017 la legge prevede sanzioni per chi asporta, detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare in assenza di apposita autorizzazione rilasciata dalle autorità. Per coloro che non rispettano la legge sono previste sanzioni amministrative che vanno da 500 a 3.000 euro.

In questo contesto opera anche l’Associazione Sardegna Rubata e Depredata che si occupa di tutelare le bellezze naturali dei litorali sardi e sensibilizzare tutti sul tema. L’associazione tramite i social spesso racconta di furti di materiali dalle spiagge. Gli episodi di sottrazione di materiale, infatti, sono parecchi soprattutto nella stagione estiva. Nel 2022 un uomo è stato fermato all’aeroporto di Alghero mentre tentava di portare via un sasso dal peso di cinque chili e un sacchetto di sabbia sottratti dal litorale di Rena Majore, nel nord dell’isola.

Un altro turista residente a Ferrara era stato fermato al Porto di Olbia mentre aveva con sé nel bagaglio diversi ciottoli prelevati dalla spiaggia di Capo Pecora a Buggerru, una delle spiagge più selvagge e incontaminate lungo la costa sudoccidentale dell’isola. Altri episodi emersi raccontano di uno svizzero che aveva con sé una bottiglia di sabbia e dei sassi presi dalla spiaggia di Porto Rotondo e un olandese che voleva portare via più di 1 kg di sabbia e quasi 3 kg di ciottoli.