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Il segreto della longevità dei sardi svelato dai batteri in bocca

Una nuova ricerca per svelare i segreti della longevità della popolazione dell’Ogliastra: dai batteri della bocca la chiave per vivere bene e a lungo

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La scienza cerca nei batteri della bocca il segreto della longevità sarda

La nuova frontiera per lo studio della longevità passa dalla ricerca sui batteri della bocca: al centro delle indagini la popolazione ultraottantenne dell’Ogliastra, la regione sarda con più centenari d’Italia nonché una delle cinque Zone Blu, le regioni del mondo in cui l’aspettativa di vita è più alta che sul resto del pianeta.

Il segreto per la longevità dei centenari dell’Ogliastra è di certo legato alla genetica e alle buone abitudini, ma uno studio approfondito sui batteri della bocca potrebbe rivelare nuove interessanti informazioni, a partire dalla relazione tra cibo e longevità.

La nuova ricerca sui centenari dell’Ogliastra

Nel nostro Paese oggi vivono quasi 20mila centenari: gli anziani che hanno superato la soglia dei cento anni non sono mai stati così tanti in Italia, tanto che si pensa di introdurre per loro una nuova categoria, la “quinta età”.

Gli scienziati studiano da tempo il fenomeno, alla ricerca delle caratteristiche e dei segreti che possano spiegare i segreti della longevità, e non c’è forse regione migliore della Sardegna per cercare una risposta che riesca ad andare oltre il “solito” connubio di genetica e buone abitudini.

La Fondazione per la Tutela dell’Identità ogliastrina e della Barbagia di Seulo ha quindi commissionato ai ricercatori del dipartimento di Scienze chirurgiche dell’Università di Cagliari un progetto scientifico che studierà il microbiota orale della popolazione antica e recente dell’Ogliastra per capire più da vicino le caratteristiche della straordinaria longevità degli abitanti della regione, a partire dalla bocca.

“Lo studio dell’equilibrio dei batteri della bocca, patogeni e non” spiega il presidente della Fondazione Flavio Cabitza, “permetterà di valutare lo stato di rischio in rapporto alle malattie nella popolazione attuale e di confrontarlo con quello degli antenati e di altre etnie”. Ma anche di valutare l’impatto dello stile di vita, in particolare della dieta, sul microbiota orale e sullo stato di salute dei centenari ogliastrini.

Dai batteri della bocca il segreto della longevità

“Il Dna può pesare per circa il 20-25%”, aveva spiegato Cabitza presentando i diversi progetti di studio della longevità su cui è al lavoro la Fondazione, “poi c’è l’alimentazione, e quanto influisce questa voce è quello che vogliamo stabilire da un punto di vista scientifico”. Lo scopo della ricerca è quindi quello di dimostrare scientificamente la relazione tra la dieta sarda e la longevità dei centenari dell’Ogliastra.

In una prima fase della ricerca si indagherà la popolazione antica della zona, spiega Cabitza ad ANSA, scendendo negli ossari dei cimiteri “per recuperare teschi di ultranovantenni”. Nella seconda fase dello studio “verranno invece prelevati i batteri della bocca di tutti gli ultra 80enni viventi del territorio”, gli anziani della regione in assoluto più longeva del Paese (anche se la città più anziana d’Italia non è in Sardegna).

L’ultima fase del progetto si svolgerà in laboratorio: lo studio sulle cellule umane prelevate “servirà a capire quale è la dieta che ha tenuto in equilibrio i batteri della bocca, da cui spesso partono molte malattie, portando queste persone a un’età avanzata”.

La dieta sarda a base di olio, vino Cannonau, pere di San Giovanni e lentisco, insomma, potrebbe nascondere parte del segreto della longevità ogliastrina: è stato osservato che alcuni alimenti “hanno capacità antistress per le cellule di bocca e gengive e mantengono i batteri in equilibrio”, aveva ricordato Cabitza all’Adnkronos Salute presentando il progetto.

Lo studio sui centenari della zona, a cui collabora anche l’Università di Sassari, potrebbe dare finalmente una validazione scientifica alla forte relazione tra salute, longevità e abitudini alimentari, ed eleggere alcune specialità sarde come concrete alleate del vivere bene e a lungo – anche oltre i confini della Blue Zone d’Italia.