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Quante volte gli uomini pensano all'Impero Romano? Il nuovo trend

“Quanto spesso pensi all’Impero Romano?”, le risposte degli uomini statunitensi sono sorprendenti: il nuovo trend finisce sul New York Times

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Gli uomini statunitensi sono ossessionati dall'Impero Romano

“Signore, molte di voi non hanno idea di quanto spesso gli uomini pensino all’Impero Romano…Sareste sorprese dalla loro risposta!”. È bastato questo post per scatenare un trend così ossessivo da arrivare a scomodare le redazioni di New York Times e Washington Post.

A quanto pare è vero: gli uomini pensano all’Impero Romano più spesso di quanto si possa immaginare. Merito di un immaginario fatto di gladiatori, monumenti e grandi conquiste, ma anche di innovazioni che sono rimaste di fronte ai nostri occhi per migliaia di anni, come il cemento e gli acquedotti.

Gli uomini pensano sempre all’Impero Romano: il trend sui social

Negli Stati Uniti, l’hashtag #RomanEmpire è diventato un’ossessione: gli uomini pensano tutto il giorno all’Impero Romano. O comunque, ci pensano più spesso di quanto non immaginino le donne.

Tutto è iniziato con un video in cui l’influencer svedese Artur Hulu, conosciuto come Gaius Flavius, invitava le donne a chiedere ai propri uomini quanto spesso pensassero all’Impero Romano: “Non immaginate quanto spesso ci pensino…Sarete sorprese dalle loro risposte”, la sfida di Gaius Flavius.

Molte donne hanno accolto la sfida e chiesto a mariti, figli e fidanzati “Quanto spesso pensi all’impero romano?”. “Almeno 20 volte al giorno”, “costantemente”, “tre volte al giorno”, “almeno una volta al giorno” sono le risposte più in voga.

Alcuni uomini, va detto, pensano all’Impero Romano soltanto “un paio di volte a settimana”. Comunque molto di più di quanto potessero immaginare le controparti, le cui mini-interviste hanno generato uno dei trend più prepotenti della storia di TikTok.

Perché gli uomini pensano all’Impero Romano?

Alla fine, anche il New York Times e il Washington Post si sono chiesti se gli uomini siano davvero così ossessionati dal pensiero dell’Impero Romano, e ne hanno indagato le possibili motivazioni.

Come ha spiegato Hulu in un’intervista riportata proprio dal Washington Post, la domanda nasce dall’aver osservato, nella sua fiorente carriera di influencer-gladiatore, “una forte disparità tra il numero di donne e il numero di uomini interessati alla storia romana”.

Secondo i columnist del New York Times, l’immaginario creato da film come Il Gladiatore e serie come Spartacus può aver plasmato un’idea dell’Antica Roma più seducente per un pubblico maschile.

Un punto di vista che incontra anche il favore degli esperti, riportato dal Washington Post: “Una possibile spiegazione è che le società occidentali hanno storicamente enfatizzato, nell’immaginario popolare, gli aspetti della storia romana associati alla mascolinità”.

La prima cosa che viene in mente pensando a Roma è “l’immagine di una legione romana, l’aquila imperiale e quella sorta di aspetto militare da lungo tempo associata al potere e alla mascolinità”, spiega al WP Hannah Cornwell, dell’Università di Birmingham.

Ma è davvero solo per i combattimenti tra gladiatori che gli uomini pensano all’Impero Romano? “Dobbiamo ai romani tantissime cose che fanno parte della nostra vita quotidiana”, spiega un utente Reddit riportato dalla testata USA, “la lingua, il cibo, la filosofia, l’architettura, la guerra, l’intrattenimento, lo sport, la mitologia…Non mi concentro nello specifico sull’Impero Romano, ma la connessione con quell’epoca mi salta in mente ogni volta”.

Insomma, Roma non è “una roba da maschi”, sottolineano gli storici intervistati dalle testate statunitensi. È molto di più.