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Premio "NatiPer": vince il drone trasporta-sangue

La "AbZero" ha progettato il prototipo di un drone salvavita capace di trasportare sangue all'interno di una capsula a temperatura costante

Premio "NatiPer": vince il drone trasporta-sangue

Trasportare sacche di plasma in aria, utilizzando droni salva vita che raggiungono in pochi minuti i luoghi in cui è necessario avere, nel tempo più breve possibile, sangue. L’idea è geniale e potrebbe nel giro di pochi anni rivoluzionare il mondo delle trasfusioni. Il nome è evocativo: “AbZero-X”. Richiama i gruppi sanguigni che caratterizzano il nostro sangue, linfa vitale che con il trasporto dell’ossigeno nelle singole cellule dell’organismo attua un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di ogni essere vivente.

L’idea di trasportare il sangue tramite l’utilizzo di droni è venuta in mente ad AbZero, talentuosa startup pisana che ha pensato a un modo veloce e sicuro per dislocare, nel minor tempo possibile, vitali sacche dalle banche del plasma nei luoghi in cui sono richieste immediate trasfusioni, come zone protagoniste di incidenti troppo lontani dai più vicini ospedali.

La geniale idea del team toscano si è aggiudicata il premio di cinquemila euro di “NatiPer”, concorso ideato da Axa Italia, pensato per migliorare la società del futuro. Il drone, ideato come veloce veicolo salvavita, ha delle caratteristiche peculiari: sarà in fibra di carbonio e potenzialmente può raggiungere in pochi minuti un raggio di 40 chilometri. Pensato non solo per trasportare sangue, ma anche medicinali salvavita ed emoderivati fondamentali soprattutto per fronteggiare situazioni d’emergenza, come terremoti, incidenti, alluvioni e altre catastrofi naturali, il drone progettato dalla startup di Pisa unisce le ultime innovazioni del mondo delle robotica e della biomedica in un prodotto innovativo e molto utile. 

Le sacche di sangue, preziose e delicate, nell’idea del progetto di “AbZero-X” verranno protette e custodite da una capsula all’avanguardia che garantirà temperatura costante così da non intaccare le caratteristiche dei preziosi carichi salva vita trasportati a bordo dei droni d’avanguardia.

Il progetto è frutto della collaborazione tra Andrea Cannas, architetto esperto in sistemi di progettazione e controllo e Giuseppe Tortora ingegnere biomedico e robotico, che si sono avvalsi della collaborazione del reparto di immunoematologia dell’ospedale di Pisa e della direzione sanitaria del Policlinico Gemelli di Roma.