Piuro "Pompei delle Alpi": dagli scavi spunta l'antico villaggio
Dagli scavi di Piuro, la "Pompei delle Alpi" in provincia di Sondrio, spuntano nuovi reperti dell'antico villaggio risalente a prima della frana del 1618
I lavori di scavo di Piuro, cittadina in provincia di Sondrio conosciuta anche come la “Pompei delle Alpi“, hanno fatto emergere rovine di edifici e aree dell’antico villaggio che una volta sorgeva nella zona sepolta da un’enorme frana del 1618 per quello che è considerato uno dei più grandi disastri nella storia delle Alpi.
L’intervento archeologico ha visto alternarsi oltre 60 tra studenti e ricercatori dell’Università di Verona, coordinati dal professor Fabio Saggioro del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’ateneo veronese. Grazie agli scavi, è stato accertato che diversi edifici del Mot del Castel erano stati abbandonati per tempo, in un periodo che precedente alla calamità.
Prima della grande frana, la zona risultava composta, in prevalenza, da spazi aperti e orti. Il paese della Lombardia aveva già mutato il proprio aspetto rispetto alla fisionomia che aveva in epoca medioevale. La collinetta, fino al 1300/1400, ospitava strutture, edifici e abitazioni: era una sorta di piccolo borgo arroccato su una modesta altura.
Dai lavori emerge che l’origine dell’occupazione di questa zona risale già ai secoli altomedievali, più precisamente al decimo secolo: a testimoniarlo è il ritrovamento di una moneta dei re Lotario e Ugo. Tra le rovine degli edifici scavati, inoltre, sono state rinvenute anche monete più tarde, databili tra il settimo e l’ottavo secolo. Il professor Saggioro, insieme al suo staff, ha scoperto anche pentole e vasellame da cucina e mensa, realizzati in pietra ollare e risalenti al 1300.
Piuro, detto anche Piür in dialetto chiavennasco e Plurs in lingua tedesca, è un comune di poco meno di 2 mila abitanti, situato a nord ovest della provincia di Sondrio. Viene chiamata anche la “Pompei delle Alpi”, come il sito archeologico campano dove è stata scoperta una piccola Mummia. Il suo nome deriva dal latino “plorare” che significa piangere, in ricordo della catastrofe che distrusse l’antico bordo di Belforte.
La disastrosa frana del 4 settembre 1618 cancellò il paese di Piuro, lasciando sul territorio diverse frazioni che hanno mantenuto la vecchia denominazione a livello comunale. Tra i luoghi d’interesse della cittadine, c’è la Chiesetta di Sant’Abbodio costruita nella località Borgonuovo: ospita il Museo degli scavi dedicato alla Piuro precedente alla frana e contiene i reperti ritrovati dall’Associazione Italosvizzera Scavi di Piuro.
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