La patente italiana è tra le migliori al mondo
Secondo una ricerca condotta da Zutobi, società internazionale di formazione online per guidatori, la patente italiana è tra le licenze di guida migliori al mondo
La patente di guida italiana è una delle migliori al mondo. Le regole sulla validità delle licenze di guida per gli stranieri cambiano da un Paese all’altro: a seconda di dove è stata conseguita, ha più o meno valore all’estero.
Si possono possedere patenti che permettono di circolare liberamente in molte Nazioni, mentre alte limitano il periodo di validità in un arco di tempo che può andare dai due anni ai sei mesi, alla scadenza dei quali è necessario convertire la propria licenza in una patente locale, in alcuni casi sostenendo un esame, in altri solo attraverso un iter burocratico. In base a questo, quella italiana è tra le migliori patenti di tutto il pianeta.
A rivelarlo è Zutobi, una società internazionale di formazione online per guidatori che ha preso in esame le regole vigenti in 22 diversi Paesi. A ciascuna patente locale, è stato assegnato un punteggio in base ai livelli di restrizioni alla guida a cui è sottoposta in ogni singola Nazionale. Per ogni restrizione, Zutobi ha assegnato un punteggio che varia da otto a zero, in maniera inversamente proporzionale alla gravità della limitazione. Alla fine, la somma dei punteggi individuali ottenuti andando a incrociare tutti i singoli Paesi, determina l’effettivo “potere” di una patente.
La patente italiana è tra le migliori al mondo: il motivo
Stando all’analisi condotta dalla società internazionale di formazione online per guidatori, i patentati d’Italia sono tra i meno penalizzati in caso di guida all’estero. In un’ipotetica classifica, la patente italiana si piazza al quarto posto dietro a Belgio, Francia e Germania, i Paesi con i punteggi più alti perché consentono di guidare nella maggior parte delle altre Nazioni con il minor numero di restrizioni.
I conducenti del Belgio, della Francia e della Germania hanno libertà di guida all’interno dell’Unione Europea senza alcuna restrizione e possono guidare anche per le strade di Hong Kong, Giappone, Nuova Zelanda, Sudafrica e Svizzera per un anno: scaduti i dodici mesi, possono convertire la propria licenza in una locale senza il bisogno di sostenere alcun tipo di test.
Lo stesso vale per le patenti di Italia, Spagna, Svezia e Finlandia che hanno però un “potere” leggermente inferiore in quanto in Giappone, indicato come una delle migliori mete del 2022 dal National Geographic, sono valide esclusivamente se accompagnate dall’IDP, il Permesso di guida internazionale. Molto “potente” anche la patente rilasciata in Svizzera, mentre bisogna fare un discorso a parte per quella della Gran Bretagna: dopo la Brexit, per periodi superiori ad un anno, la patente britannica deve passare attraverso nuovi test per essere riconosciuta all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, istituzione che ha riconosciuto alla Pitina di Pordenone il marchio Igp.
Un altro documento italiano, al pari della patente, è uno dei più potenti al mondo: si tratta del passaporto, inserito al quinto posto nella classifica dell’Henley Passaport Index stilata sulla base del numero delle destinazioni alle quali danno accesso i vari passaporti senza la necessità di visti preventivi. Nella graduatoria dei passaporti più potenti del mondo, l’Italia è preceduta da Giappone, Singapore, Germania e Corea del Sud: il passaporto italiano consente di viaggiare senza visto preventivo in 188 diversi Paesi, al pari dei passaporti di Finlandia, Lussemburgo e Spagna.
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