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Nuovi scavi a Mont'e Prama: caccia alla seconda necropoli

Presso il sito del Mont'e Prama sta per partire una nuova campagna di scavi archeologici che potrebbe portare alla luce una seconda necropoli

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Nuova campagna di scavi a Mont' e Prama

Presso il sito archeologico del Mont’è Prama è stata programmata una nuova campagna di scavi che, secondo gli esperti, potrebbe portare alla luce una seconda necropoli. Una parte dei lavori, infatti, amplierà la zona degli scavi già aperta lo scorso anno, mentre una un’altra parte si focalizzerà su nuove aree.

Nuova campagna di scavi al Mont’e Prama

La località del Mont’e Prama si trova nel territorio di Cabras, in provincia di Oristano. È qui che casualmente nel 1974 sono stati scoperti alcuni reperti archeologici che hanno portato poi alla luce ai Giganti di Mont’e Prama.

Noti anche in lingua sarda come Sos gigantes de Monti Prama queste sono antiche sculture risalenti alla Civiltà nuragica e sono considerate le sculture più antiche dell’area mediterranea. Le prime ricerche archeologiche hanno poi rilevato la presenza di una necropoli che era stata utilizzata per diversi secoli. Una prima campagna di scavi è partita nel 1975 a cura di Alessandro Bedini e dopo questa ci sono state diverse altre campagne negli anni Settanta dove sono stati ritrovati moltissimi reperti. Altri interventi di scavo sono avvenuti negli anni duemila (2014, 2015-2016 e tra il 2018 e giugno 2022).

Ora però la soprintendenza insieme alla segretaria regionale del Mic e al presidente della Fondazione Mont’e Prama hanno annunciato una nuova importante campagna che potrebbe portare alla luce un’altra necropoli. Questi nuovi studi possono avvenire dopo che il Ministero dei Beni culturali ha avviato due anni fa tutti i procedimenti per poter acquisire all’incirca una decina di ettari e proseguire così con l’attività archeologica.

In particolare, Alessandro Usai, direttore scientifico del progetto insieme a Maura Vargiu, ha spiegato all’ANSA che per ora nella necropoli è emersa solo una parte dell’antico sito funerario: “Procederemo alla riesumazione di resti scheletrici e al recupero di eventuali oggetti rinvenuti nelle tombe. Finora i test hanno fatto registrare solo una parte dell’antica comunità, ovvero giovani uomini. Si ipotizza che possa emergere un’altra necropoli perché non sono stati ancora individuati bambini e vecchi”.

Gli interventi di scavo questa volta, quindi, si concentreranno anche in altre due aree. Nello specifico i lavori coinvolgeranno il settore sud ovest dove erano già emersi alcuni edifici nuragici e potrebbero esserne trovati altri. Un’altra zona oggetto di ricerche sarà anche la strada funeraria della necropoli con l’obiettivo di ampliare gli scavi dello scorso anno. Qui, infatti, nel 2022 erano stati ritrovati due nuovi giganti che sono ancora oggetti di studio.

Il sito del Mont’e Prama

Il Mont’è Prama è un piccolo rilievo situato nella penisola del Sinis nella Sardegna centro-occidentale che custodisce un cimitero vecchio almeno tremila anni. Qui, infatti, nel marzo del ‘74 due agricoltori scoprirono casualmente, durante i lavori di aratura di un campo, delle prime sculture antiche. È così che sono stati rinvenuti i cosiddetti “Giganti del Mont’e Prama” delle statue scolpite a tutto tondo a partire da un unico blocco di pietra calcarea locale. Il materiale usato, infatti, è la calcarenite che sembra sia stata ricavata da cave presenti nella zona di Santa Caterina di Pittinuri, non molto distanti dal Monte.

Le statue che rappresentano arcieri, combattenti e pugili si contraddistinguono per la loro maestosità. Sono infatti opere alte tra i due metri e i due metri e mezzo. Le opere sarebbero state qui collocate dalla popolazione per custodire quest’area sacra. Inoltre qui sono stati ritrovati anche betili e modelli di nuraghe scolpiti espressamente per adornare la necropoli o il santuario. Attualmente il materiale restaurato e gli ultimi ritrovamenti si trovano esposti presso il Museo civico Giovanni Marongiu di Cabras e presso il Museo archeologico nazionale di Cagliari.