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Nuova scoperta a San Casciano dei Bagni: spunta statua di Apollo

Nuova e sensazionale scoperta a San Casciano dei Bagni: nel sito archeologico situato in provincia di Siena è spuntata un'antica statua di Apollo

Grande scoperta archeologica a San Casciano dei Bagni: come anticipato dall’ANSA da parte del professor Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena, dal fango e dell’acqua ribollente degli scavi effettuati nella località della Toscana è emersa una statua monumentale alta quasi due metri che ritrae Apollo impegnato a cacciare una lucertola.

La statua di Apollo scoperta a San Casciano dei Bagni

A differenza dei bronzi ritrovati in uno scavo precedente e messi in mostra al Quirinale, la statua è ridotta in pezzi, alcuni dei quali, come le braccia e alcune parti della testa, devono ancora essere trovati. Secondo quanto riferito dall’archeologo Emanuele Mariotti, direttore degli scavi, la statua sarebbe stata volutamente rotta e buttata nella vasca alla chiusura definitiva del sito, avvenuta nel V Secolo dopo Cristo, probabilmente come “ultimo atto rituale pagano, di protezione o volontà iconoclasta dei cristiani”.

Le gambe della statua di Apollo a San Casciano dei Bagni, luogo dove all’inizio del mese di novembre sono stati ritrovati 24 bronzi per quella che è stata definita come la scoperta archeologica più importante dell’anno, erano nascoste da una colonna calata in verticale per chiudere e sigillare tutto. Insieme alle gambe i ricercatori si sono ritrovati davanti ai propri occhi anche il busto e un piccolo altare.

L’Apollo di San Casciano dei Bagni potrebbe avere un enorme interesse scientifico: della statua di Prassitele esistono diverse copie romane in marmo esposte in alcuni dei musei più visitati al mondo, come il Louvre a Parigi o i Musei Vaticani a Roma. Nessuna di esse, però, è legata a un preciso contesto, mentre quella di San Casciano potrebbe rivelare uno stretto rapporto con la medicina.

La lucertola, per gli antichi, era legata alle cure oftalmiche e nella vasca, non a caso, sono stati trovati anche esemplari di lucertole in bronzo. Apollo, dunque, potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nel santuario votivo romano, dove veniva venerato e omaggiato, insieme alle divinità dell’acqua, per il suo legame con la medicina.

San Casciano dei Bagni, le reazioni alla scoperta

Della grande scoperta avvenuta a San Casciano dei Bagni ha parlato all’ANSA Jacopo Tabolli, responsabile degli scavi nonché professore di Etruscologia e Antichità Italiche all’Università per Stranieri di Siena:

“Allargando il perimetro dello scavo, quello che in un primo tempo era apparso come un piccolo edificio sacro costruito intorno alla sorgente e alla sua vasca rituale, si è rivelato in questi ultimi mesi un vero e proprio tempio con il portico ornato da quattro colonne e la parte centrale con la grande vasca in parte coperta da un podio ornato da grandi statue, una delle quali era forse proprio quella del giovane Apollo”.

Tabolli ha definito l’Apollo ritrovato a San Casciano dei Bagni “Un gioiellino d’architettura monumentale e di ingegneria idraulica” che è stato “costruito, in totale continuità di culto, sopra a un più antico sacello etrusco di cui in questi mesi sono stati portati allo scoperto le splendide mura. Anche se i romani, forse proprio per rendere il loro tempio più stabile, ne vollero aggiustare l’orientamento sul terreno, ruotandolo leggermente, dopo aver ingrandito e reso più sfarzosa la vasca destinata ad accogliere le offerte”.