Nuova scoperta nella "Villa delle Meraviglie" in Valpolicella
Annunciata una nuova scoperta nella villa romana dei Mosaici di Negrar di Valpolicella: cosa è stato trovato nella cosiddetta Villa delle Meraviglie
La Villa dei mosaici di Negrar di Valpolicella ha appena regalato nuove “meraviglie”. La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Verona Rovigo Vicenza ha infatti annunciato che lo scavo in quella che è stata ribattezzata “Villa delle meraviglie” ha permesso di scoprire nuovi splendidi mosaici con raffigurazioni di uccelli e nature morte.
Villa dei Mosaici di Negrar: l’annuncio della Soprintendenza
Su ‘Twitter’, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Verona Rovigo Vicenza ha annunciato nella giornata di giovedì 10 marzo 2022: “La Villa dei mosaici di Negrar di Valpolicella non finisce mai di stupirci! Lo scavo ci ha riservato nuove e sorprendenti scoperte! Sono affiorate splendidi mosaici con raffigurazioni di uccelli e nature morte. Villa delle meraviglie!”.
La storia della Villa dei Mosaici di Negrar
Alla nuova scoperta realizzata nella Villa dei Mosaici di Negrar di Valpolicella è dedicato un approfondimento ulteriore sulla pagina ‘Facebook’ della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Verona Rovigo Vicenza, che ripercorre brevemente la storia di questo prezioso sito archeologico italiano.
Lo scavo archeologico della Villa romana dei Mosaici di Negrar di Valpolicella ha preso il via negli anni Venti del secolo scorso. Nel 2019, i lavori sono stati riavviati dalla Soprintendenza ABAP di Verona nel 2019. In questo modo sono stati riportati alla luce, all’interno di un’ampia area di proprietà dell’Azienda Agricola Benedetti, le strutture residenziali della villa. Attualmente, sono in corso di restauro e valorizzazione i pavimenti mosaicati della villa, ancora straordinariamente conservati.
L’Azienda Agricola Benedetti si è fatta carico delle prime coperture provvisorie della parte residenziale, che, oltre alla protezione, renderanno possibile il restauro e la visione pubblica dei mosaici in attesa che vengano completati gli scavi e la musealizzazione dell’intera area archeologica, la cui progettazione è stata affidata al Politecnico di Milano–Polo Territoriale di Mantova.
Nel mese di gennaio del 2022 gli scavi sono ripartiti in una nuova area di proprietà della Società Agricola Franchini, che, come già l’Azienda Benedetti, ha messo a disposizione i mezzi e ha sostenuto le spese necessarie per completare le operazioni preliminari allo scavo. A realizzare anche questo nuovo intervento è la SAP-Società Archeologica, sotto la direzione scientifica di Gianni De Zuccato della Soprintendenza. Il finanziamento è stato concesso dal Bacino Imbrifero Montano dell’Adige, attraverso l’intervento del Comune di Negrar di Valpolicella, che ha affiancato fin dall’inizio la Soprintendenza nelle nuove ricerche.
L’Università degli Studi di Verona–Dipartimento Culture e Civiltà sta collaborando agli scavi e agli studi, mentre l’Accademia di Belle Arti di Verona contribuisce al restauro conservativo dei mosaici e dei materiali rinvenuti.
Villa dei mosaici di Negrar: l’appello della Soprintendenza
In chiusura di post, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Verona Rovigo Vicenza ha lanciato un appello pubblico per raccogliere in tempi brevi nuovi fondi che consentano di proseguire negli scavi alla villa romana dei Mosaici di Negrar di Valpolicella: “La prosecuzione degli scavi, il cui completamento necessita urgentemente di ulteriori contributi finanziari, continua a riservare nuove e sorprendenti scoperte. In questi ultimi giorni, sui livelli di fruizione del settore ovest del peristilio, stanno affiorando splendide raffigurazioni”.
Si ringrazia la Soprintendenza Abap Verona per l’immagine.
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