Non chiamatelo sushi: a Bari nasce l'Accademia del Mare
Per celebrare i genuini sapori del pescato, il medico Matteo Gelardi ha istituito una scuola che esalta le tradizioni della sapidità pugliese
Nasce a Bari l’ ”Accademia del Mare”, un’originale scuola che punta a far conoscere al popolo pugliese e, perché no, anche a quello italiano, il gusto ricco e genuino del patrimonio ittico custodito dalle acque del Mediterraneo. L’idea è di Matteo Gelardi, medico, esperto di cellule e grande appassionato dei succulenti tesori del pescato. I corsi saranno effettuati con Silvestro Carofiglio, ristoratore che ha subito colto la bellezza dell’iniziativa.
Stanchi di vedere subissati i banchi del mercato di specie marine esotiche, arrivate sulle nostre tavole per soddisfare le esigenze di una globalizzazione sempre più pervasiva, hanno ideato un istituto che strizza l’occhio al sentimento di appartenenza e alle antiche ricette gastronomiche.
La scuola vuole diventare un punto di riferimento per gli amanti del gusto genuino e per gli appassionati di quei piatti tipici che arricchiscono le portate dei custodi del sapore antico.
Carni tenere, profumo di spuma, sapidità dei flutti di casa propria, sono queste le suggestioni che hanno spinto il medico, che si erge a custode del gusto tradizionale, nella particolare missione didattica. Si parte dalla necessità, neanche tanto velata, di ridimensionare i numerosi ristoranti asiatici che costellano la Penisola. Sushi, Sashimi e Tempura distraggono dai ricchi toni di sapore tramandati dai vecchi ricettari italiani.
La cura è semplice: giungere all’esaltazione di piatti crudi di casa nostra a base di orate, saraghi, triglie, alici e calamari, senza dimenticare tutte le altre specialità servite nei ristoranti e nelle case baresi: come i fritti e i pesci cotti alla brace o al forno. L’associazione di studiosi e cultori del mare propone alternative gustose ormai quasi dimenticate, ma che sono un leitmotiv della cucina classica pugliese.
I pesci popolano in abbondanza il Mar Ionio fin dai tempi più remoti e contribuiscono a fare di quelle coste un elogio alla pescosità. Da qui nasce l’idea di creare il corso a numero chiuso che possa creare, tramite lezioni a cadenza mensile, nuovi adepti della cucina di mare barese.
Ma non c’è soltanto una finalità purista, l’Accademia intende diventare un luogo d’incontro per discutere sulle antiche ricette e un momento di confronto per chi vuole mantenere in vita quei sapori unici custoditi da ristoranti e pescherie, ormai sopiti, diventati sconosciuti a causa di mode culinarie poco rispettose di un sapere antico, tramandato, senza sosta, come un tesoro da custodire gelosamente e diffondere alle nuove generazioni.
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