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Niente Tari per chi adotta un cane: l'idea di un comune italiano

In Puglia, nel comune di Alberobello, è stato introdotto un provvedimento che prevede l'esenzione della Tari per chi adotta un cane randagio

Cane al canile

Dalla Puglia arriva una notizia che riguarda la tassa sulla gestione dei rifiuti: il comune di Alberobello ha deciso, in via sperimentale, di togliere la Tari per chi adotta un cane randagio.

Alberobello toglie la Tari a chi adotta un cane randagio

La decisione da parte dell’amministrazione comunale prevede l’esenzione totale della tassa dei rifiuti per tutti i cittadini che adotteranno un cane di proprietà del comune di Alberobello. Questa agevolazione entrerà in vigore dopo l’approvazione del regolamento che serve a disciplinare la procedura di adozione, ma nel frattempo i cittadini possono già recarsi al canile municipale, adottare un cane e avvalersi dell’esenzione sulla Tari.

Il provvedimento serve anche per andare incontro a livello economico alle famiglie che adottando un cane potranno risparmiare i soldi della tassa sui rifiuti, contando su maggiori risorse per prendersi cura dei nuovi compagni a quattro zampe appena adottati.

L’introduzione del provvedimento che riguarda l’esenzione della Tari per chi adotta un cane ad Alberobello, una delle perle della Puglia, arriva in vista dell’estate, un periodo molto delicato per l’abbandono degli animali domestici: così facendo viene premiato l’impegno delle famiglie in favore degli animali, provando a far diminuire il numero di abbandoni.

Alberobello non è il primo comune che decide di muoversi in favore degli animali domestici: nel 2016, per esempio, l’amministrazione comunale di Bisceglie aveva introdotto degli sconti fino a un massimo di 5.000 euro sulle tasse comunali per chi decideva di adottare un cane.

Iniziativa in favore degli animali anche in un’altra zona della Puglia, regione che vanta alcune delle località premiate con le Cinque Vele di Legambiente per il miglior mare d’Italia: a Taranto il comune ha regalato un percorso con un educatore a chi adottava un animale. L’iniziativa è legata sia alla volontà di incentivare le adozioni ma anche a quella di contrastare il fenomeno degli abbandoni attraverso un percorso di consapevolezza sulle esigenze degli animali.

Cos’è la Tari

La Tari è la tassa relativa alla gestione dei rifiuti in Italia e serve per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore. L’introduzione della Tari nel nostro Paese risale alla legge di stabilità del 2014 e venne introdotta per sostituire tre tasse precedenti: la Tia, Tariffa di igiene ambientale, la Tarsu, Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e la Tares, il Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.

Chi possiede o detiene locali o aree scoperte a qualsiasi uso, adibiti o suscettibili di produrre rifiuti urbani deve pagare la Tari. La tassa sullo smaltimento dei rifiuti, invece, è esclusa per le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e alle aree comuni condominiali che non sono detenute oppure occupate in via esclusiva.

La decisione da parte del comune di Alberobello riguardo l’esenzione della Tari per chi adotta un cane randagio arriva in un momento storico in cui la tassa sui rifiuti sta aumentando sempre di più nel nostro Paese.

Sulla base della ricognizione della Uil la Tari in Italia ha raggiunto quota 325 euro all’anno nel 2022, con un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente. L’aumento è ancora più sensibile se si prende in considerazione l’ultimo quinquennio: dal 2018 è aumentata del 7.7%. Tra i comuni d’Italia con le tariffe più alte per i rifiuti Pisa occupa la prima posizione, davanti a Brindisi, Genova, Benevento, Messina e Catania.