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Scoperte a Minturno due tombe romane con scheletri

Grande ritrovamento da parte della Soprintendenza archeologica e belle arti delle province di Latina e Frosinone

 

Scoperte a Minturno due tombe romane con scheletri

A Marina di Minturno è stata riportata alla luce un’importante e preziosa testimonianza dell’antica Roma.

Nel paese situato nell’estremo sud della provincia di Latina, sono state ritrovate due tombe romane che ancora presentano, al loro interno, scheletri e corredi funerari.

Le grandi scoperte sono avvenute in una zona di Marina di Minturno, in provincia di Latina, che è stata sottoposta a vincolo archeologico. Il ritrovamento è stato fatto nel corso di un’ispezione compiuta da parte di un’antropologa di Formia per conto della Soprintendenza archeologica e belle arti delle province di Latina e Frosinone.

Dagli scavi sono emerse due sepolture in perfetto stato di conservazione, considerate immediatamente di probabile epoca romana. Una volta portate alla luce le due tombe, sul posto è intervenuto subito il personale della Soprintendenza che si sta occupando della completa rimozione degli scheletri e dei corredi funerari.

Questi, secondo il programma, verranno trasportati presso il vicino sito archeologico del teatro romano. Il comprensorio archeologico di Minturnae rappresenta un sito molto importante e ricco di numerosi ritrovamenti.

Oltre al teatro romano, infatti, si trovano anche i resti dell’antica via Appia che portava direttamente a Roma, del foro e delle terme. Nella stessa zona si possono ammirare inoltre le arcate dell’acquedotto romano e il tempio dedicato alla ninfa Marica.

Il comprensorio archeologico di Marina di Minturno racchiude gran parte dei resti di quella che una volta era l’antica città-porto. Su tutti spicca il maestoso teatro romano, costruito nel I secolo d.C. e diviso in tre settori caratteristici: scaena, orchestra e cavea.

Il teatro, all’epoca, poteva accogliere fino a 4 mila spettatori. Al suo interno sono ancora visibili i resti del Foro Repubblicano, del Capitolium dedicato a divinità come Giunone, Giove e Minerva, e un tratto originale della via Appia.

Negli spazi sottostanti alla cavea, è situato il museo che accoglie diverse rarità: sono presenti statue acefale, sculture, ex voto e monete ripescate nel vicino fiume. Il museo, inoltre, ospita decine di reperti rinvenuti nel corso del secolo scorso a Minturnae, nel centro urbano di Scauri e nella zona di Castelforte.

Tra i tanti reperti del Comprensorio archeologico di Marina di Minturno, inoltre, c’è anche il Tempio della ninfa Marica: situato verso la foce del Garigliano, è costituito dalle rovine di un antico e sacro luogo dedicato originariamente a Marica, la divinità delle acque.