Milano svela i segreti di Michelangelo Merisi con la mostra “Dentro Caravaggio”
La mostra “Dentro Caravaggio” al Palazzo Reale di Milano, passa letteralmente ai raggi x i capolavori realizzati da MIchelangelo Merisi
La città di Milano celebra il geniale talento di Michelangelo Merisi con “Dentro Caravaggio” la mostra evento che osanna il controverso e geniale artista, autore di opere struggenti e meravigliose. Con la sua breve ma intensa attività Caravaggio travolse il mondo dell’arte con un rivoluzionario rinnovamento artistico. Le sue opere sconvolsero la pittura del ‘600 e ancora oggi ispirano artisti di ogni genere, dai pittori agli scultori, ma anche registi cinematografici, drammaturghi e fotografi.
Luci e ombre, con il suo tratto moderno, anticipatore del contemporaneo sguardo fotografico, assunsero valori inediti, mai visti, sconvolgenti. La mostra, che è un compendio imperdibile del genio morto prematuramente, inizia il 29 settembre, sua data di nascita, presso il Palazzo Reale di Milano.
Sono 20 i capolavori esposti, molti i prestiti giunti dai musei italiani e internazionali, come la Sacra Famiglia con san Giovannino arrivata dal Metropolitan Museum of Art di New York, la Flagellazione di Cristo del museo Capodimonte di Napoli, il Riposo durante la fuga in Egitto della galleria Doria Pamphili , la Salomè della National Gallery di Londra e il San Giovanni Battista proveniente da Kansas City. Milano offrirà dunque la rara occasione di poter ammirare alcuni dei più importanti capolavori realizzati dalla breve ma intensa produzione artistica del Caravaggio, in unico luogo, nell’ambito di una mostra davvero imperdibile.
Nelle sale del palazzo reale saranno in mostra anche le immagini diagnostiche che hanno svelato le modalità d’esecuzione scelte da uno dei più iconici maestri d’arte della storia italiana. Le tele passate ai raggi x hanno dato modo di far luce e approfondire le tecniche che Michelangelo Merisi utilizzò per realizzare i suoi capolavori.
«Gli esami tecnici hanno consentito di penetrare sotto la pellicola pittorica e “vedere” i vari stadi della lavorazione, ripensamenti compresi», spiega la curatrice Rossella Vodret. «Dall’analisi, per esempio, sono emerse nuove sorprendenti preparazioni di pigmenti rossi, in grado di regalare una tonalità inedita a certi dipinti; inoltre, è confermata l’ipotesi che l’autore lavorasse su tele a fondo nero per creare sapienti chiaroscuri» ha dichiarato, svelando interessanti aspetti dei segreti artistici del noto pittore.
L’analisi radiografica non ha mancato di riportare alla luce soggetti disegnati e poi cancellati, come l’agnello nel san Giovannino. Scelte e ripensamenti ora ben chiari che accompagnano gli studiosi, ma anche gli appassionati, in un viaggio alla scoperta del percorso artistico di un artista dal vissuto intenso e controverso che ha donato un’ inestimabile eredità di bellezza ai musei di tutto il mondo.
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