Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Milano, spuntano le ossa della necropoli nel cantiere della metro

Importante ritrovamento di reperti storici durante gli scavi della metropolitana di Milano: dal cantiere sono emerse le ossa dell'antica necropoli

Scoperta metro Milano

In un cantiere della metropolitana di Milano, durante gli scavi per la Linea Blu, sono emerse le ossa dell’antica necropoli San Vittore, presso l’area attorno alla basilica che da tempo era sotto l’occhio della Sovrintendenza.

La zona non è nuova a ritrovamenti del genere: nel corso degli anni ce ne sono stati diversi. Durante il mese di giugno del 2018, per esempio, nella stessa parte del cantiere di lavorazione della linea blu era venuta alla luce una porzione del muro del mausoleo di Massimiano, imperatore che volle un grande monumento funerario dedicato alla sua famiglia.

Metropolitana di Milano: dagli scavi emergono le ossa dell’antica necropoli

Durante i lavori per la metro, riemerse l’antico mausoleo imperiale di Massimiano che trasferì a Milano la capitale dell’Impero. Le scavatrici al lavoro davanti alla chiesa di San Vittore, nei pressi degli ingressi per il museo della Scienza e della tecnica, si trovarono di fronte a un ostacolo: un vero e proprio muro di pietre che i primi rilevamenti confermarono appartenere all’epoca romana. Alcuni giorni dopo, inoltre, vennero ritrovate anche delle ossa e dei teschi nella parte dove si stava scavando per consolidare il terreno.

Adesso, tra le ruspe e i cumuli di terra, oltre le transenne, si possono scorgere decine di resti di ossa: alcune sono state poste all’interno di cassette, altre in buche di scavo e altre ancora insacchettate dentro buste di plastica. La Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Milano ha sempre tenuto in forte considerazione l’area di San Vittore e Sant’Ambrogio che custodisce necropoli fin dall’epoca romana.

La necropoli spuntò per la prima volta nel corso degli scavi alla destra del muro perimetrale del mausoleo, a una profondità di 25 metri. Un’altra necropoli, invece, riemerse lentamente con oltre 250 scheletri appartenenti a epoche diverse, e anche i resti di un cavallo.

Solitamente i reperti vengono messi a disposizione del dipartimento di Antropologia forense della Statale di Milano, inserita nella classifica delle università italiane con i migliori ricercatori a livello europeo. Il dipartimento è diretto dalla professoressa Cristina Cattaneo che analizza e studia i reperti per accertare a quale epoca appartengono.

Gli ultimi ritrovamenti non hanno un particolare impatto sui lavori della futura linea blu della metropolitana di Milano, anche perché il cantiere ha prevalentemente un’importanza di natura logistica ed è servito per l’appoggio e l’uso della talpa che ha scavato nel ventre del centro storico meneghino. La scoperta, dunque, non dovrebbe andare a influire sulle tempistiche dei lavori e sulle consegne della stazione. Stando alla tabella di marcia, la metro 4 che collegherà Linate a San Cristoforo, sarà ultimata entro il 2024. La prima tratta della linea blu, invece, sarà pronta per la fine dell’anno.

La prima tratta della nuova linea blu della metropolitana di Milano viaggerà dall’aeroporto di Linate fino a Dateo, passando per sei stazioni: oltre ai due capolinea, i passeggeri potranno salire e scendere a Susa, Agronne, Forlanini e Repetti che collega il quartiere Forlanini con il resto della città. Il programma prevede un treno ogni 90 secondi e un flusso di 24 mila viaggiatori ogni ora.